In questi ultimi quindici giorni, sono successe tante cose, prima fra tutte la caduta di mia mamma e da lì, il succedersi degli eventi...
Ho trascorso molte ore in ospedale, ho visto la fragilità di entrambi i miei genitori e mi sono ritrovata addosso responsabilità che mai credevo di dover prendere. Crediamo sempre di essere solo "figli", pensiamo o meglio pensavo che ci sarebbero stati sempre, come quando ero piccola. Li ho visti crescere i miei figli, e ora li ritrovo fragili e pieni di insicurezze e questo mi destabilizza, mi sono vista crollare le mie certezze, le mie ancore, il mio porto sicuro...
Tanto tempo fa, in un ambulatorio medico, a Candiolo, c'era su di una parete un quadro che raffigurava una montagna... Era da scalare ! Con l'amore, il rispetto e la famiglia, abbiamo superato quel momento brutto ed era veramente brutto, questo di oggi, a confronto è una passeggiata....
Nei momenti di difficoltà è facile perdere la bussola, credo sia importante porsi un obiettivo e, paragonarlo alla stella polare. Il riferimento verso cui muoversi anche quando il buio e la nebbia confondono le idee.
Devo poi ringraziare le persone che mi sono state vicine, che mi hanno aiutato e sono tante, ma prima fra tutte mia zia Luciana che ha vegliato con amore su mia mamma . Grazie.
In questi giorni poi, ho conosciuto anche persone " speciali ", come Jenny, una brasiliana piena di vita e cattolica fanatica... Ogni due per tre, mi faceva fare il segno della croce, ci fosse stato ancora in vita Don Eusebio, sarebbe inorridito, ma questo al solito è un'altra storia.
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