Nei cambi di stagione,tutte noi ci siamo ritrovate di fronte a dilemmi esistenziali : primo fra tutti cosa teniamo per il prossimo inverno o cosa buttiamo. Io sono della categoria che butto,o come meglio dice mio marito, devolve agli altri. Le mie cugine in Sicilia, per anni hanno sfoggiato i miei capi, ora li regalo a chi ne ha veramente bisogno, tanto non li metterei più. Ci sono però, capi che non regalerei per nulla al mondo.Ogni abito, in fondo ha la sua storia, come il mio tailleur di cashmere rosso che mi fu regalato quasi 25 anni fa, quindi è vintage, da Franco, mio primo amore storico, ma non mi dilungo ulteriormente, perchè è una storia troppo lungaaa. Ho poi un abito fucsia della fine degli anni '80,comprato da Andreana, che rappresentava per me l'acquisizione di uno status. Il vestito indossato il giorno del battesimo di Francesca e la mia pelliccia di volpe che mi ricordano tutti i sacrifici che mio papà al'epoca fece, per poterla acquistare.
Ho anche un top che mia mamma aveva ricavato,accorciando una camicia da notte di mia nonna Augusta, è tutta lisa, ma la conservo per ricordare tutti i momenti belli che ho trascorso e sono veramente tanti.
In ogni abito c'è una storia, la nostra storia...Racconta i periodi della nostra vita passata e in fondo, non potendoli conservare tutti, teniamo quelli che riteniamo essere più importanti e che in qualche modo ci rappresentano.
Il detto la moda passa, lo stile resta è verissimo !
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