Oggi, complice questa fredda giornata, dopo aver sbrigato le incombenze di routine e non, mi sono dedicata un po' a me stessa. Mi sono fatta un bel lungo bagno caldo, con a bordo vasca candele profumate alla viola, poi mi sono profumata la pelle con una crema sempre alla viola,insomma , al termine di questo rituale ero anch'io una viola del pensiero.
Ho preparato una cioccolata calda, per far godere i sensi e, mi sono accucciata sul divano, avvolta in una bella copertina a leggere un bel libro. Questo libro, mi è stato regalato da Francesca, che, tapina, si era sorbita i miei rimbrotti, per la scelta, ma mi sbagliavo. Non dobbiamo mai giudicare il libro dalla copertina, così come le persone del resto.
Questo libro si intitola " Il canto delle parole perdute " di Andrès Pascual. Bello, veramente bello.
Intanto , e vaaaaaaiiiii , siamo in seconda fila. Grazie.
Domani , al solito sarò alla ricerca di qualcosa di nuovo da proporre alle mie clienti e, sopratutto devo cercare un look adatto per Daniela, per il concerto.
Daniela, ha l'influenza, tra le altre cose, un augurio di cuore.
Ora, vi lascio con questo brano tratto dal libro che sto leggendo.
"Andiamo a vedere il giardino",propose Mei. Era un rettangolo di sabbia bianca rastrellata alla perfezione. Niente piante, niente fiori, solo sabbia e rocce e neppure con forme particolarmente originali, pensò Emilian, e tuttavia possedeva un'armonia sublime...
All'improvviso fu come se le rocce richiamassero la sua attenzione da quel muro di silenzio. Quindici rocce, quindici parole in una lingua muta :
Se
realmente
vuoi
sapere
ciò
che
sarai
nel
futuro
guarda
che
cosa
stai
facendo
adesso.
Buona settimana.
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