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lunedì 20 aprile 2015

Il viaggio.

Questo ultimo fine settimana è da ricordare...
Come dico sempre, la vita è imprevedibile, così una telefonata ti manda all'aria tutte le tue certezze.  Il pranzo che avevi accuratamente preparato nei minimi dettagli, con tanto di studio della mise en place, prendendo lezioni dalla signora bionda, salta. Saltano gli schemi, saltano le abitudini, salta tutto. David, il mio coach, oggi in un sms mi ha scritto : "le abitudini ci rendono prigionieri", io sono certa che in questo ultimo periodo le mie abitudini le ho cambiate tutte.
Così ti ritrovi alle nove di sera, in compagnia di un'amica, ad attraversare varie regioni d'Italia, per andare a trovare tuo fratello che è stato operato d'urgenza.
Sei ore di viaggio, in cui ci siamo confessate, anche senza il nostro amico prete e tanti ricordi sono affiorati. Ricordi ancora vivi, sogni ai quali crediamo ancora, e tante tante risate per rendere meno angosciante il viaggio.
L'ansia è svanita quando l'ho visto e ho realizzato che il peggio era passato. Di colpo però, mi sono resa conto di quanto, presi dal vortice delle nostre vite, diamo tutto per scontato, senza mai soffermarci sulle vite delle persone che ci circondano. Mi sono improvvisamente resa conto che quell'uomo che è mio fratello, io non l'ho conosco veramente... Conosco la superficie, ma non la sua vita, le sue abitudini, la sua solitudine e questo mi ha spiazzata.
Mi ha fatto male pensare a questo. Ci sembra, siamo convinti di sapere tutto di coloro che ci stanno vicini, ma non è così.
Viviamo di apparenze, di superficialità, ancorati a qualcosa che crediamo di sapere, ma che in realtà non conosciamo. E' un triste spaccato della vita.
Tornando ieri sera sul quel treno che mi riportava a casa, mi sono sentita stanca e priva di energia...
Ho osservato la gente, ho ascoltato storie di persone ...
Siamo presi da mille cose, e non ci accorgiamo di quello che è veramente importante... Non dobbiamo solo guardare la copertina di un libro, forse dovremmo leggerlo.

mercoledì 15 aprile 2015

L'ultimo lamento.

I sogni son desideri...
Ogni bambina della mia generazione, credo abbia amato la favola di Cenerentola e c'è chi sicuramente ai sogni ci crede ancora. Io faccio parte di quelle persone che crede nei sogni e che i sogni ancora li ha...
Alla fine della giornata , dopo tutto quello che ho fatto, mi fermo, libero i pensieri e, cerco di pensare alle cose positive che mi sono capitate e, a conti fatti sono molte...
Questo che stiamo attraversando è sicuramente un periodo storico molto incerto, dove le sicurezze che ognuno di noi aveva un tempo, si stanno lentamente sgretolando davanti agli occhi.
Chi l'avrebbe mai detto, che il benessere economico al quale la maggior parte delle famiglie italiane era abituato  si è letteralmente dissolto...
In momenti di crisi, bisogna reinventarsi  : vedere la crisi come un'opportunità.
Lamentarsi non serve a niente. La lamentela sottrae energia al nostro spirito, proviamo a sfruttare questa forza che ci nasce dentro per far qualcosa che solitamente non abbiamo energia per fare, o fare ciò che rimandiamo da tempo... Dobbiamo provarci tutti e poi potremmo partire per la Thailandia o come dice una mia cliente la Costa Rica...
In fondo Cenerentola ci è riuscita !

martedì 7 aprile 2015

Il "mio fioretto ".

La vita è imprevedibile, e improvvisamente ciò che davi per scontato, non lo è più...
In questo ultimo periodo, presa dalle molteplici cose che mi sono accadute, in primis, la salute della mia mamma, mi sono dimenticata un po' di me stessa, non prendendomi cura della mia persona.
Ho pensato, creduto di poter fare tutto sempre, per tutti.
Non si può fare tutto bene,sempre, allo stesso modo ; e non si può fare meglio di chiunque altro. Io sono un essere umano come chiunque altro.
Bisogna scendere dal piedistallo e, pensare di non essere onnipotenti...
Così, come sono solita dire, niente accade per caso e, mi sono dovuta prendere il mio tempo, per capire che non stavo andando nella direzione giusta. Il mio corpo, il mio organismo, mi ha mandato dei segnali e quando te li manda, li devi cogliere al volo e, io fortunatamente li ho colti...
Era la settimana di Pasqua e ho fatto un fioretto.
Mi sono ripresa il mio tempo.  Per un settimana ho abbandonato i social... Immediatamente ti rendi conto, quanto tempo ti portano via. Tempo che puoi impiegare per mille altre cose. Leggere,guardare un bel film alla tivù, o, anche semplicemente oziare sul divano.
Le amicizie, quelle vere, non sono virtuali... Gli amici sono quelle persone che puoi guardare negli occhi e capire attraverso gli sguardi e i gesti, quello che stanno provando nel bene e nel male.
Gli amici sono quelli che stanno ore, ore al telefono a ridere di cose futili, o su come si apparecchia una tavola. Gli amici sono quelle persone, che quando hai bisogno ci sono, sempre...
Gli amici sono quelle persone su cui posso contare senza riserve ;
Sono amici quelli che osano  amare, sorridere, sperare     e mi insegnano a farlo.
Ho ritrovato un po' me stessa, mi sono presa i miei tempi e cercherò di volermi più bene...
Il tempo scorre troppo velocemente, per cui è meglio godere di ogni attimo che la vita ci dona, godendone appieno.