BannerFans.com

mercoledì 30 dicembre 2015

L'alba del nuovo anno.

Scrivo, oggi perchè domani non ne troverò il tempo, presa da mille e una faccenda domestica e lavorativa.
Siamo giunti al termine di questo 2015 e già i bilanci li ho fatti, sulla bilancia ci salirò il 7 gennaio, giusto il tempo per cui torni David, dal suo viaggio a Lisbona, poi mi getterò, tra le altre cose al raggiungimento di una forma fisica smagliante, quasi fossi Madonna, per prepararmi al mega evento del 10 giugno... L'ultima notte insieme...
Il tempo delle grandi feste, dei veglioni con i lustrini, degli abiti di paillettes è da tempo terminato...
Ricordo i miei anni adolescenziali, che poi altro non erano che gli anni '80 per capirci...
Già ad ottobre, si cercava il vestito, anzi il modello e la stoffa, perchè a confezionarlo era mia madre, essendo lei una sarta. Erano sempre musi lunghi e pianti : io che volevo abiti a sirena, con audaci scollature sulla schiena ,che mettevo giustamente in evidenza, anche perchè davanti avevo e ho poco da evidenziare e, mia madre che mi proponeva abiti castigatissimi...
Una lotta, tutti gli anni...
Una lotta anche per l'orario di rientro... Noi potevamo fare l'alba solo a capodanno ed era un miraggio andare al mare a far colazione.
Nei tempi in cui stavo con Felix, ho visto sorgere l'alba alla Chiusa di Palestro, all'epoca,ci bastava poco per essere felici e diciotto anni si hanno solo una volta nella vita. Vedere sorgere l'alba di quel 1987, fasciata in quell'abito di pailletes nero, che ho ritrovato durante il recente trasloco dei miei, con addosso la mia pelliccia di volpe della Groenlandia che mi aveva regalato il mio papà per la maturità, beh mi faceva sentire una dea scesa in terra...
Grandi emozioni...
Certamente domani, non indosserò un abito da sera, ma avrò accanto a me le persone che amo e con le quali condivido le mie speranze e i miei sogni.
L'ultimo giorno dell'anno è un giorno insieme magico e speciale, è tempo di bilanci, resoconti valutazioni, è tempo di sogni, speranze e pianificazioni. . In un giorno, vecchio e nuovo si incontrano, come in un abbraccio e noi ci troviamo messi di fronte al tempo che passa, alla gioia del nuovo, al ricordo del passato. Dobbiamo cercare di trasformare questi istanti in un'occasione per seminare nuovi gesti nella nostra vita, per ottenere in regalo, nel nuovo anno, ciò che ancora speriamo e cerchiamo dentro di noi.
Buttiamo i vecchi abiti mentali e indossiamo un nuovo atteggiamento che ci faccia scoprire in ogni singolo attimo la bellezza di una vita che si snocciola , giorno dopo giorno tra le mani.
Oggi e in ogni nuovo giorno, al sorgere del sole, noi siamo i protagonisti della nostra vita.
Questo il mio augurio per il 2016 e come dice la spiritualcoach, Lucia Merico, sapevatelo !!!
Auguri.

martedì 29 dicembre 2015

La pasta fatta in casa.

La pasta fatta in casa è un ricordo della mia infanzia. Mia madre era solita preparare le tagliatelle o i ravioli per il pranzo della domenica. Si faceva il ragù e questa pasta era buonissima, non perfetta nella sua forma, ma ruvida e consistente al tatto.
Ho visto fare anche il pane in casa, non a casa mia, perchè noi che vivevamo al nord, eravamo più " evoluti ". Il pane lo si comprava dal panettiere, ma durante le mie innumerevoli estati trascorse in Sicilia, ho visto mia zia Angelina, farlo tantissime volte. Ho ancora un' immagine nitida davanti a me, le mie tre cugine più grandi che tenevano in mano la teglia con dentro il pane da portare al forno da cuocere. Avete presente il sapore del pane caldo con l'olio d'oliva sopra ?  Sapori antichi, dimenticati, ma impressi nella memoria.
Oggi guardiamo i vari Master Chef, Quattro Ristoranti, Cucine da incubo e ci si innamora di questi chef, pluristellati che a detta loro, hanno appreso l'amore per la cucina vedendo cucinare le loro mamme e nonne.
Lorenzo, mio figlio, si incanta a guardare questi programmi e come da copione mi ha chiesto di fare la pasta in casa. Non poteva chiederlo a persona più sbagliata, io , la cucina e il cibo, siamo su pianeti diversi.  Fortuna che c'è la nonna Vincenza...
Così oggi, hanno impastato, steso la sfoglia e fatto il ragù...  Una goduria per i miei occhi vederli lavorare fianco a fianco. Lui con il suo grembiulino con la stampa della Sicilia, lei con quei grembiuli improbabili, ricavati da mie gonne vecchie. Assaporare quel piatto di tagliatelle fresche mi ha fatto tornare un po' bambina. Alle mie domeniche di pasta fatta in casa e alle mie estati col pane appena sfornato. I miei figli sono fortunati ad avere dei nonni che si sono presi cura di loro crescendoli con un amore che val al di là di ogni cosa.  Il dono più grande per loro saranno, un giorno i ricordi , che nelle giornate più buie gli scalderanno il cuore, così come lo riscaldano a me.

lunedì 28 dicembre 2015

L'anno dei " tagli "

Tra pochi giorni finirà questo 2015 e, devo dire se mi fermo un attimo a fare un consuntivo che malgrado tutto è stato un anno positivo. Siamo tutti qui, su questa terra e, questo è senza dubbio la cosa più importante.
E' stato un anno faticoso, il mio intervento, la malattia di mia mamma, il trasloco dalla casa di Palestro, le delusioni che inevitabilmente accadono nella vita, la crisi economica, la chiusura del "parcheggione ". Tantissime cose che comunque destabilizzano, ma insegnano a guardare i problemi da una prospettiva diversa e credetemi, le soluzioni si trovano, sempre.
Ho sempre con me le amicizie di sempre, quelle vere, quelle che durano da sempre, che malgrado i dissapori, o i punti di vista diversi, ci sono sempre.

Ci sono sempre i Pooh, che nel 2016, metteranno la parola fine alla loro lunga carriera e non si scioglieranno nell'acido, come qualcuno dice.
I biglietti li abbiamo già.
Ho conosciuto nuovi " Amici ", ho rivisto persone che da tempo non vedevo. Ho creduto in qualcuno che poi, mi ha delusa amaramente. Ho riso, ho pianto, mi sono sentita amareggiata, delusa, ferita, ma sempre ho alzato il culo, convinta che il meglio deve ancora venire.
E'stato un anno di tagli ,di cose da lasciare andare per dare spazio ad un futuro che sarà sicuramente migliore.









martedì 22 dicembre 2015

Regalarsi il tempo...

Questi sono giorni frenetici, dove si corre, si corre e alla fine, in realtà non si sa dove andare...
La corsa ai regali, alle spese... 
Il regalo per la mamma, figli, fratelli, mariti, amanti...
Tutti alla ricerca di qualcosa da mettere sotto l'albero e ricordarci di quella persona o di quei parenti solo in questo periodo dell'anno.
Natale, dovrebbe essere 365 all'anno, non dovremmo ricordarci di telefonare a quel cugino lontano solo perchè è Natale. Negli altri giorni dell'anno chi è ?
Se ci fermassimo ogni tanto a pensare , capiremmo che tutta questa corsa è tempo prezioso sprecato, eppure tutti corriamo.
Come sarebbe bello fermarsi, riflettere e non fare assolutamente niente. Sono importante sempre, siete importanti sempre. Non devo aspettare Natale per dimostrare l'affetto e l'amore che provo per una persona. Il mio amore è quotidiano, non è solo il 25 dicembre ...
Prendersi del tempo, regalarsi del tempo da trascorrere con le persone che ti fanno star bene.
Sedersi in un angolo appartato di un bar del centro con la persona che un tempo hai amato alla follia e prendere un caffè, ridendo di ciò che la vita ti ha portato lontano da lui...
Ricordare senza rimpianti ciò che è stato e che ti rimarrà sempre nel cuore, malgrado il tempo trascorso e le vie diverse intraprese.
Regalarsi del tempo, da trascorrere con l'amica del cuore, che fa parte della tua vita da più di quarant'anni, sognando quel viaggio in Sicilia che un giorno forse farete... 
Regalarsi del tempo per guardare accoccolata sul divano quel film, con i tuoi figli...
Regalarsi del tempo, questo è il regalo più bello che ognuno dovrebbe farsi e fare.

sabato 19 dicembre 2015

Ciuri, Ciuri...

Nel mio DNA c'è la voglia di fare festa. Ogni occasione é buona per festeggiare e condividere l'allegria con gli altri.
Abbiamo sempre festeggiato i compleanni, con torte e grandi feste...
La nostra casa, essendo la più grande, nella cerchia di conoscenti e parenti, il nostro salone era immenso, era quella che più si prestava a fare festa... Quanti Natali e Capodanni, mia mamma ha preparato nei dettagli, cucinando per giorni interi, preparando tutto esclusivamente da sola.
Eravamo tanti, ma proprio tanti... Noi , la famiglia intera della zia Pina, Carmelina con tutta la sua famiglia, Peppinello, Carmela, Peppe Cordaro, insomma quando ci riunivamo eravamo tavolate da quaranta persone o giù di li...
Due regioni, il Piemonte e la Sicilia, anche se a prevalere era sempre la parte meridionale. Chissà perchè ?
Si stava a tavola per ore, poi improvvisamente, si toglievano di mezzo i tavoli, si accendeva il giradischi e vai di balli...
Si sentivano le canzoni di Claudio Villa, Adriano Celentano...
Si ballavano tanghi, valzer, manzurche, poi improvvisamente ecco mettevano la tarantella : Ciuri, ciuri... Noi bambini rimanevamo in estasi a guardare i nostri genitori, saltellare, fare il girotondo, scambiarsi le coppie, fare la stella , tutto sotto il comando attento dello zio Nardo...
Ieri sera,durante la nostra festa, abbiamo messo la tarantella e io MiacuginaBarbara l'abbiamo ballata, un po'goffamente, ma degne eredi della Pina e della Vincenza...
E' stato ritornare un po' bambini, assaporando sensazioni che sembravano essere sopite nel fondo del cuore.
Fare festa, ma in modo semplice, senza inutili fasti è la cosa più bella che ci possa essere...
Nella vita basta veramente poco per concedersi il lusso di stare bene.
Anche solo una tarantella

lunedì 14 dicembre 2015

E così sia...

Ieri sera parlando con la mia vicina di negozio, ci siamo accorte che mancavano i numeri per la cena...  In un qualsiasi evento è importante far quadrare i bilanci e a conti fatti, ci mancava l'offerta per il nostro ospite...
Io sono una che malgrado le situazioni, le cose e anche le persone negative che a volte  mi circondano, cerco sempre di vedere il lato positivo e trovare delle soluzioni.
La soluzione l'avevo trovata, una lotteria, una tombolata, soluzioni appunto.
Questo ieri sera. Stamattina al solito, dopo tutte le mie azioni quotidiane che vanno dal ringraziare prima di tutto, con una preghiera scritta da me e letta ad alta voce. Dopo, scrivo, non un diario, ma i sogni della notte appena trascorsa. Tempo fa avevo sentito Raffaele Morelli dire che lo scrivere i sogni può servire a risolvere i problemi della quotidianità.  Io posso affermare che è una teoria valida.
Faccio un po' di meditazione, quindi cento addominali, perchè alla mia età , qualcosa inevitabilmente inizia a cedere. Infine leggo ciò che scrive  Lucia Merico spiritualcoach, se avete tempo e voglia andate a visitare la pagina, ne troverete sicuramente giovamento per l'anima.
... Se la sola preghiera che dirai mai nella tua vita è Grazie, quella sarà sufficiente...
Questo il messaggio, poi leggendo il testo, ho capito di avere tutti i mezzi a disposizione, per risolvere ogni problema. Se ne prendiamo atto, non cadremo mai in una crisi nervosa, se il conto va in rosso, se una relazione finisce, o per altri problemi. Dobbiamo comprendere che il momento di difficoltà è un messaggio per rimettersi in sintonia con sè stessi e agire.
Agendo con una spiritualità solo nostra , con pensieri positivi ed essere grati sempre...
Stasera, i numeri per la festa c'erano e così sia...

N.B.
Dopo tutto quel lavoro finalmente faccio colazione... A che ora mi sveglio ? Presto, molto presto...

martedì 8 dicembre 2015

Anni senza fiato...

Correva l'anno 1963 era la " Madonna", come mia madre mi ha raccontato un 'infinità di volte, quando i miei genitori si sono conosciuti.
Mia mamma era andata ad una festa di compleanno assieme alla sua amica Ida, che aveva conosciuto a Vercelli quando emigrante, era arrivata dalla Sicilia. Una casa di ringhiera, in corso Libertà, dove c'era un bagno in comune per tutti e tutti condividevano le loro poche cose con tutti.
Mia mamma era venuta ad abitare con sua sorella Pina, dopo la morte di sua madre , nella speranza di trovare opportunità lavorative, le donne al nord lavoravano. Si era così  trasferita, lasciando la sua terra.
Qui aveva trovato lavoro e qui avrebbe trovato anche l'amore.
Dunque quel pomeriggio di 52 anni fa, mia mamma si trovava alla festa e per un fortuito segno del destino a quella festa c'era anche mio padre.
Ballarono insieme e queste sono  le parole che ho sentito ripetere e che continuo a sentire quando mi racconta questa storia : "  Se questo qui mi vuole me lo prendo ". Se lo è preso !!!
Credo sia stato un colpo di fulmine, perchè anche mio papà aveva chiesto al suo amico che era anche il suo manovale, informazioni sulla ragazza vestita di nero.
Si sono conosciuti a dicembre e il 30 agosto dell'anno successivo diventavano marito e moglie nella chiesa di San Lorenzo.
Nel bene e nel male hanno attraversato mezzo secolo di storia, hanno visto la crisi ,il boom economico e nuovamente i tempi difficili, ma come ben sappiamo la storia è un susseguirsi di cicli e ricicli.
Sono orgogliosa di come hanno cresciuto me e mio fratello Piero, facendo tutto ciò che era possibile per farci stare bene...
Mi hanno aiutato a crescere i miei figli, con un amore infinito e mi sento piena di orgoglio quando Lorenzo mi dice che stare con i nonni è come stare a casa propria. L'amore se viene donato è incondizionato e l'amore quello vero si respira, sempre.
Fuori dalle pagine dei libri, ho sentito raccontare dai miei genitori, un universo di storie avvincenti che mi hanno aiutato a diventare la donna che sono. Sono voci vere del passato, brandelli di vita che un po' mi appartengono.
La loro esperienza dimostra che quello che adesso a noi sembra irrealizzabile tra poco, sarà banale, scontato, normale. Chi ha vissuto a lungo in realtà sa che niente è impossibile.

lunedì 7 dicembre 2015

Non scordiamoci di noi...

Di tutte le cose che possono essere trascurate, ce n'è una che non lo merita proprio . E' ciò che di più prezioso hai: te stessa.
Venerdì scorso ero da Sonia a fare la ceretta... Lei mi dice che avevo la pelle secca , e che avrei dovuto idratarla con creme e bere tanto. 
Un tempo non mi avrebbero certo potuto dire questo... Sono sempre stata una che si è sempre presa cura di se stessa, sia a livello fisico che mentale, ma da un po'di tempo a questa parte io vengo sempre e ribadisco sempre dopo tutto.
Questo non va bene, questo non  mi piace...
Non mi posso accontentare  di raccogliere i capelli come capita, di indossare i primi jeans nell'armadio, anche perchè Carla cosa è venuta a fare a casa mia ?
Meno male che continuo a fare il manicure. 
So, di avere molto da fare : lavoro, famiglia, figli, genitori anziani ai quali badare.  Ma non mi devo mai dimenticare di me stessa.
Devo prendermi nuovamente cura di me stessa. Devo dare le attenzioni che non lesino agli altri a me stessa.
Ritagliarmi qualche momento per prendermi cura di me, trasformandolo in un appuntamento fisso da cui tagliare fuori tutto il resto.
Per il mio aspetto e per il mio benessere psicofisico. Oggi mi sono comprato un bellissimo abito da sera rosso pieno pieno di pailletes... Mi sono fatta mille domande su cosa possono pensare gli altri, se lo giudicheranno troppo esagerato. Mi sono fermata un attimo e mi sono detta : "Chi se ne frega ? ".
Quello che conta sono IO !!!
Io sono il centro del mio mondo. Curarsi, riguardarsi, viziarsi ogni tanto. Ho diritto, anzi abbiamo diritto di essere e di sentirsi sempre al meglio delle nostre possibilità
... Amare se stessi è l'inizio di una storia d'amore che dura una vita... ( Oscar Wilde)