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martedì 8 dicembre 2015

Anni senza fiato...

Correva l'anno 1963 era la " Madonna", come mia madre mi ha raccontato un 'infinità di volte, quando i miei genitori si sono conosciuti.
Mia mamma era andata ad una festa di compleanno assieme alla sua amica Ida, che aveva conosciuto a Vercelli quando emigrante, era arrivata dalla Sicilia. Una casa di ringhiera, in corso Libertà, dove c'era un bagno in comune per tutti e tutti condividevano le loro poche cose con tutti.
Mia mamma era venuta ad abitare con sua sorella Pina, dopo la morte di sua madre , nella speranza di trovare opportunità lavorative, le donne al nord lavoravano. Si era così  trasferita, lasciando la sua terra.
Qui aveva trovato lavoro e qui avrebbe trovato anche l'amore.
Dunque quel pomeriggio di 52 anni fa, mia mamma si trovava alla festa e per un fortuito segno del destino a quella festa c'era anche mio padre.
Ballarono insieme e queste sono  le parole che ho sentito ripetere e che continuo a sentire quando mi racconta questa storia : "  Se questo qui mi vuole me lo prendo ". Se lo è preso !!!
Credo sia stato un colpo di fulmine, perchè anche mio papà aveva chiesto al suo amico che era anche il suo manovale, informazioni sulla ragazza vestita di nero.
Si sono conosciuti a dicembre e il 30 agosto dell'anno successivo diventavano marito e moglie nella chiesa di San Lorenzo.
Nel bene e nel male hanno attraversato mezzo secolo di storia, hanno visto la crisi ,il boom economico e nuovamente i tempi difficili, ma come ben sappiamo la storia è un susseguirsi di cicli e ricicli.
Sono orgogliosa di come hanno cresciuto me e mio fratello Piero, facendo tutto ciò che era possibile per farci stare bene...
Mi hanno aiutato a crescere i miei figli, con un amore infinito e mi sento piena di orgoglio quando Lorenzo mi dice che stare con i nonni è come stare a casa propria. L'amore se viene donato è incondizionato e l'amore quello vero si respira, sempre.
Fuori dalle pagine dei libri, ho sentito raccontare dai miei genitori, un universo di storie avvincenti che mi hanno aiutato a diventare la donna che sono. Sono voci vere del passato, brandelli di vita che un po' mi appartengono.
La loro esperienza dimostra che quello che adesso a noi sembra irrealizzabile tra poco, sarà banale, scontato, normale. Chi ha vissuto a lungo in realtà sa che niente è impossibile.

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