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mercoledì 30 dicembre 2015

L'alba del nuovo anno.

Scrivo, oggi perchè domani non ne troverò il tempo, presa da mille e una faccenda domestica e lavorativa.
Siamo giunti al termine di questo 2015 e già i bilanci li ho fatti, sulla bilancia ci salirò il 7 gennaio, giusto il tempo per cui torni David, dal suo viaggio a Lisbona, poi mi getterò, tra le altre cose al raggiungimento di una forma fisica smagliante, quasi fossi Madonna, per prepararmi al mega evento del 10 giugno... L'ultima notte insieme...
Il tempo delle grandi feste, dei veglioni con i lustrini, degli abiti di paillettes è da tempo terminato...
Ricordo i miei anni adolescenziali, che poi altro non erano che gli anni '80 per capirci...
Già ad ottobre, si cercava il vestito, anzi il modello e la stoffa, perchè a confezionarlo era mia madre, essendo lei una sarta. Erano sempre musi lunghi e pianti : io che volevo abiti a sirena, con audaci scollature sulla schiena ,che mettevo giustamente in evidenza, anche perchè davanti avevo e ho poco da evidenziare e, mia madre che mi proponeva abiti castigatissimi...
Una lotta, tutti gli anni...
Una lotta anche per l'orario di rientro... Noi potevamo fare l'alba solo a capodanno ed era un miraggio andare al mare a far colazione.
Nei tempi in cui stavo con Felix, ho visto sorgere l'alba alla Chiusa di Palestro, all'epoca,ci bastava poco per essere felici e diciotto anni si hanno solo una volta nella vita. Vedere sorgere l'alba di quel 1987, fasciata in quell'abito di pailletes nero, che ho ritrovato durante il recente trasloco dei miei, con addosso la mia pelliccia di volpe della Groenlandia che mi aveva regalato il mio papà per la maturità, beh mi faceva sentire una dea scesa in terra...
Grandi emozioni...
Certamente domani, non indosserò un abito da sera, ma avrò accanto a me le persone che amo e con le quali condivido le mie speranze e i miei sogni.
L'ultimo giorno dell'anno è un giorno insieme magico e speciale, è tempo di bilanci, resoconti valutazioni, è tempo di sogni, speranze e pianificazioni. . In un giorno, vecchio e nuovo si incontrano, come in un abbraccio e noi ci troviamo messi di fronte al tempo che passa, alla gioia del nuovo, al ricordo del passato. Dobbiamo cercare di trasformare questi istanti in un'occasione per seminare nuovi gesti nella nostra vita, per ottenere in regalo, nel nuovo anno, ciò che ancora speriamo e cerchiamo dentro di noi.
Buttiamo i vecchi abiti mentali e indossiamo un nuovo atteggiamento che ci faccia scoprire in ogni singolo attimo la bellezza di una vita che si snocciola , giorno dopo giorno tra le mani.
Oggi e in ogni nuovo giorno, al sorgere del sole, noi siamo i protagonisti della nostra vita.
Questo il mio augurio per il 2016 e come dice la spiritualcoach, Lucia Merico, sapevatelo !!!
Auguri.

martedì 29 dicembre 2015

La pasta fatta in casa.

La pasta fatta in casa è un ricordo della mia infanzia. Mia madre era solita preparare le tagliatelle o i ravioli per il pranzo della domenica. Si faceva il ragù e questa pasta era buonissima, non perfetta nella sua forma, ma ruvida e consistente al tatto.
Ho visto fare anche il pane in casa, non a casa mia, perchè noi che vivevamo al nord, eravamo più " evoluti ". Il pane lo si comprava dal panettiere, ma durante le mie innumerevoli estati trascorse in Sicilia, ho visto mia zia Angelina, farlo tantissime volte. Ho ancora un' immagine nitida davanti a me, le mie tre cugine più grandi che tenevano in mano la teglia con dentro il pane da portare al forno da cuocere. Avete presente il sapore del pane caldo con l'olio d'oliva sopra ?  Sapori antichi, dimenticati, ma impressi nella memoria.
Oggi guardiamo i vari Master Chef, Quattro Ristoranti, Cucine da incubo e ci si innamora di questi chef, pluristellati che a detta loro, hanno appreso l'amore per la cucina vedendo cucinare le loro mamme e nonne.
Lorenzo, mio figlio, si incanta a guardare questi programmi e come da copione mi ha chiesto di fare la pasta in casa. Non poteva chiederlo a persona più sbagliata, io , la cucina e il cibo, siamo su pianeti diversi.  Fortuna che c'è la nonna Vincenza...
Così oggi, hanno impastato, steso la sfoglia e fatto il ragù...  Una goduria per i miei occhi vederli lavorare fianco a fianco. Lui con il suo grembiulino con la stampa della Sicilia, lei con quei grembiuli improbabili, ricavati da mie gonne vecchie. Assaporare quel piatto di tagliatelle fresche mi ha fatto tornare un po' bambina. Alle mie domeniche di pasta fatta in casa e alle mie estati col pane appena sfornato. I miei figli sono fortunati ad avere dei nonni che si sono presi cura di loro crescendoli con un amore che val al di là di ogni cosa.  Il dono più grande per loro saranno, un giorno i ricordi , che nelle giornate più buie gli scalderanno il cuore, così come lo riscaldano a me.

lunedì 28 dicembre 2015

L'anno dei " tagli "

Tra pochi giorni finirà questo 2015 e, devo dire se mi fermo un attimo a fare un consuntivo che malgrado tutto è stato un anno positivo. Siamo tutti qui, su questa terra e, questo è senza dubbio la cosa più importante.
E' stato un anno faticoso, il mio intervento, la malattia di mia mamma, il trasloco dalla casa di Palestro, le delusioni che inevitabilmente accadono nella vita, la crisi economica, la chiusura del "parcheggione ". Tantissime cose che comunque destabilizzano, ma insegnano a guardare i problemi da una prospettiva diversa e credetemi, le soluzioni si trovano, sempre.
Ho sempre con me le amicizie di sempre, quelle vere, quelle che durano da sempre, che malgrado i dissapori, o i punti di vista diversi, ci sono sempre.

Ci sono sempre i Pooh, che nel 2016, metteranno la parola fine alla loro lunga carriera e non si scioglieranno nell'acido, come qualcuno dice.
I biglietti li abbiamo già.
Ho conosciuto nuovi " Amici ", ho rivisto persone che da tempo non vedevo. Ho creduto in qualcuno che poi, mi ha delusa amaramente. Ho riso, ho pianto, mi sono sentita amareggiata, delusa, ferita, ma sempre ho alzato il culo, convinta che il meglio deve ancora venire.
E'stato un anno di tagli ,di cose da lasciare andare per dare spazio ad un futuro che sarà sicuramente migliore.









martedì 22 dicembre 2015

Regalarsi il tempo...

Questi sono giorni frenetici, dove si corre, si corre e alla fine, in realtà non si sa dove andare...
La corsa ai regali, alle spese... 
Il regalo per la mamma, figli, fratelli, mariti, amanti...
Tutti alla ricerca di qualcosa da mettere sotto l'albero e ricordarci di quella persona o di quei parenti solo in questo periodo dell'anno.
Natale, dovrebbe essere 365 all'anno, non dovremmo ricordarci di telefonare a quel cugino lontano solo perchè è Natale. Negli altri giorni dell'anno chi è ?
Se ci fermassimo ogni tanto a pensare , capiremmo che tutta questa corsa è tempo prezioso sprecato, eppure tutti corriamo.
Come sarebbe bello fermarsi, riflettere e non fare assolutamente niente. Sono importante sempre, siete importanti sempre. Non devo aspettare Natale per dimostrare l'affetto e l'amore che provo per una persona. Il mio amore è quotidiano, non è solo il 25 dicembre ...
Prendersi del tempo, regalarsi del tempo da trascorrere con le persone che ti fanno star bene.
Sedersi in un angolo appartato di un bar del centro con la persona che un tempo hai amato alla follia e prendere un caffè, ridendo di ciò che la vita ti ha portato lontano da lui...
Ricordare senza rimpianti ciò che è stato e che ti rimarrà sempre nel cuore, malgrado il tempo trascorso e le vie diverse intraprese.
Regalarsi del tempo, da trascorrere con l'amica del cuore, che fa parte della tua vita da più di quarant'anni, sognando quel viaggio in Sicilia che un giorno forse farete... 
Regalarsi del tempo per guardare accoccolata sul divano quel film, con i tuoi figli...
Regalarsi del tempo, questo è il regalo più bello che ognuno dovrebbe farsi e fare.

sabato 19 dicembre 2015

Ciuri, Ciuri...

Nel mio DNA c'è la voglia di fare festa. Ogni occasione é buona per festeggiare e condividere l'allegria con gli altri.
Abbiamo sempre festeggiato i compleanni, con torte e grandi feste...
La nostra casa, essendo la più grande, nella cerchia di conoscenti e parenti, il nostro salone era immenso, era quella che più si prestava a fare festa... Quanti Natali e Capodanni, mia mamma ha preparato nei dettagli, cucinando per giorni interi, preparando tutto esclusivamente da sola.
Eravamo tanti, ma proprio tanti... Noi , la famiglia intera della zia Pina, Carmelina con tutta la sua famiglia, Peppinello, Carmela, Peppe Cordaro, insomma quando ci riunivamo eravamo tavolate da quaranta persone o giù di li...
Due regioni, il Piemonte e la Sicilia, anche se a prevalere era sempre la parte meridionale. Chissà perchè ?
Si stava a tavola per ore, poi improvvisamente, si toglievano di mezzo i tavoli, si accendeva il giradischi e vai di balli...
Si sentivano le canzoni di Claudio Villa, Adriano Celentano...
Si ballavano tanghi, valzer, manzurche, poi improvvisamente ecco mettevano la tarantella : Ciuri, ciuri... Noi bambini rimanevamo in estasi a guardare i nostri genitori, saltellare, fare il girotondo, scambiarsi le coppie, fare la stella , tutto sotto il comando attento dello zio Nardo...
Ieri sera,durante la nostra festa, abbiamo messo la tarantella e io MiacuginaBarbara l'abbiamo ballata, un po'goffamente, ma degne eredi della Pina e della Vincenza...
E' stato ritornare un po' bambini, assaporando sensazioni che sembravano essere sopite nel fondo del cuore.
Fare festa, ma in modo semplice, senza inutili fasti è la cosa più bella che ci possa essere...
Nella vita basta veramente poco per concedersi il lusso di stare bene.
Anche solo una tarantella

lunedì 14 dicembre 2015

E così sia...

Ieri sera parlando con la mia vicina di negozio, ci siamo accorte che mancavano i numeri per la cena...  In un qualsiasi evento è importante far quadrare i bilanci e a conti fatti, ci mancava l'offerta per il nostro ospite...
Io sono una che malgrado le situazioni, le cose e anche le persone negative che a volte  mi circondano, cerco sempre di vedere il lato positivo e trovare delle soluzioni.
La soluzione l'avevo trovata, una lotteria, una tombolata, soluzioni appunto.
Questo ieri sera. Stamattina al solito, dopo tutte le mie azioni quotidiane che vanno dal ringraziare prima di tutto, con una preghiera scritta da me e letta ad alta voce. Dopo, scrivo, non un diario, ma i sogni della notte appena trascorsa. Tempo fa avevo sentito Raffaele Morelli dire che lo scrivere i sogni può servire a risolvere i problemi della quotidianità.  Io posso affermare che è una teoria valida.
Faccio un po' di meditazione, quindi cento addominali, perchè alla mia età , qualcosa inevitabilmente inizia a cedere. Infine leggo ciò che scrive  Lucia Merico spiritualcoach, se avete tempo e voglia andate a visitare la pagina, ne troverete sicuramente giovamento per l'anima.
... Se la sola preghiera che dirai mai nella tua vita è Grazie, quella sarà sufficiente...
Questo il messaggio, poi leggendo il testo, ho capito di avere tutti i mezzi a disposizione, per risolvere ogni problema. Se ne prendiamo atto, non cadremo mai in una crisi nervosa, se il conto va in rosso, se una relazione finisce, o per altri problemi. Dobbiamo comprendere che il momento di difficoltà è un messaggio per rimettersi in sintonia con sè stessi e agire.
Agendo con una spiritualità solo nostra , con pensieri positivi ed essere grati sempre...
Stasera, i numeri per la festa c'erano e così sia...

N.B.
Dopo tutto quel lavoro finalmente faccio colazione... A che ora mi sveglio ? Presto, molto presto...

martedì 8 dicembre 2015

Anni senza fiato...

Correva l'anno 1963 era la " Madonna", come mia madre mi ha raccontato un 'infinità di volte, quando i miei genitori si sono conosciuti.
Mia mamma era andata ad una festa di compleanno assieme alla sua amica Ida, che aveva conosciuto a Vercelli quando emigrante, era arrivata dalla Sicilia. Una casa di ringhiera, in corso Libertà, dove c'era un bagno in comune per tutti e tutti condividevano le loro poche cose con tutti.
Mia mamma era venuta ad abitare con sua sorella Pina, dopo la morte di sua madre , nella speranza di trovare opportunità lavorative, le donne al nord lavoravano. Si era così  trasferita, lasciando la sua terra.
Qui aveva trovato lavoro e qui avrebbe trovato anche l'amore.
Dunque quel pomeriggio di 52 anni fa, mia mamma si trovava alla festa e per un fortuito segno del destino a quella festa c'era anche mio padre.
Ballarono insieme e queste sono  le parole che ho sentito ripetere e che continuo a sentire quando mi racconta questa storia : "  Se questo qui mi vuole me lo prendo ". Se lo è preso !!!
Credo sia stato un colpo di fulmine, perchè anche mio papà aveva chiesto al suo amico che era anche il suo manovale, informazioni sulla ragazza vestita di nero.
Si sono conosciuti a dicembre e il 30 agosto dell'anno successivo diventavano marito e moglie nella chiesa di San Lorenzo.
Nel bene e nel male hanno attraversato mezzo secolo di storia, hanno visto la crisi ,il boom economico e nuovamente i tempi difficili, ma come ben sappiamo la storia è un susseguirsi di cicli e ricicli.
Sono orgogliosa di come hanno cresciuto me e mio fratello Piero, facendo tutto ciò che era possibile per farci stare bene...
Mi hanno aiutato a crescere i miei figli, con un amore infinito e mi sento piena di orgoglio quando Lorenzo mi dice che stare con i nonni è come stare a casa propria. L'amore se viene donato è incondizionato e l'amore quello vero si respira, sempre.
Fuori dalle pagine dei libri, ho sentito raccontare dai miei genitori, un universo di storie avvincenti che mi hanno aiutato a diventare la donna che sono. Sono voci vere del passato, brandelli di vita che un po' mi appartengono.
La loro esperienza dimostra che quello che adesso a noi sembra irrealizzabile tra poco, sarà banale, scontato, normale. Chi ha vissuto a lungo in realtà sa che niente è impossibile.

lunedì 7 dicembre 2015

Non scordiamoci di noi...

Di tutte le cose che possono essere trascurate, ce n'è una che non lo merita proprio . E' ciò che di più prezioso hai: te stessa.
Venerdì scorso ero da Sonia a fare la ceretta... Lei mi dice che avevo la pelle secca , e che avrei dovuto idratarla con creme e bere tanto. 
Un tempo non mi avrebbero certo potuto dire questo... Sono sempre stata una che si è sempre presa cura di se stessa, sia a livello fisico che mentale, ma da un po'di tempo a questa parte io vengo sempre e ribadisco sempre dopo tutto.
Questo non va bene, questo non  mi piace...
Non mi posso accontentare  di raccogliere i capelli come capita, di indossare i primi jeans nell'armadio, anche perchè Carla cosa è venuta a fare a casa mia ?
Meno male che continuo a fare il manicure. 
So, di avere molto da fare : lavoro, famiglia, figli, genitori anziani ai quali badare.  Ma non mi devo mai dimenticare di me stessa.
Devo prendermi nuovamente cura di me stessa. Devo dare le attenzioni che non lesino agli altri a me stessa.
Ritagliarmi qualche momento per prendermi cura di me, trasformandolo in un appuntamento fisso da cui tagliare fuori tutto il resto.
Per il mio aspetto e per il mio benessere psicofisico. Oggi mi sono comprato un bellissimo abito da sera rosso pieno pieno di pailletes... Mi sono fatta mille domande su cosa possono pensare gli altri, se lo giudicheranno troppo esagerato. Mi sono fermata un attimo e mi sono detta : "Chi se ne frega ? ".
Quello che conta sono IO !!!
Io sono il centro del mio mondo. Curarsi, riguardarsi, viziarsi ogni tanto. Ho diritto, anzi abbiamo diritto di essere e di sentirsi sempre al meglio delle nostre possibilità
... Amare se stessi è l'inizio di una storia d'amore che dura una vita... ( Oscar Wilde)

lunedì 30 novembre 2015

Compleanni.

Era il 1982 ed io avrei compiuto quindici anni... Sono passati 33 anni da quando è stata scattata questa foto eppure sembra ieri.  Qui ero a Quarna, ospite a casa di Stefania e con c'era anche Laura.
Perchè questa foto ? Perchè questo post ? Semplice oggi è il 30 novembre una data speciale per chi come me ama i Pooh, infatti oggi è il compleanno di Red, ma è anche il compleanno di Stefania. Da ragazze amavamo scherzare su questa coincidenza e la cosa inorgogliva tanto Stefania.
Ieri Barbara mi diceva di voler tornare indietro a quando da ragazze , nelle domeniche d'inverno guardavamo Starsky & Hutch ,mangiando pasticcini a volontà.
La dieta tanto si iniziava il lunedì.
Quali erano i nostri pensieri ? Beh, far capitolare il ragazzo di turno, di cui ci eravamo prese una cotta e magari quello, non ti filava neppure.
La mia tenacia e caparbietà erano indiscusse, se mi mettevo in testa un obbiettivo, quello doveva essere. Mi piaceva un ragazzo ? Beh tanto facevo che alla fine,magari, il poverino,preso  dallo sfinimento,  mi chiedeva di uscire . Accettavo mio malgrado, ma ormai la cosa aveva perso il suo fascino e da li ad una settimana, mettevo fine alle mie meravigliose storie.
Ci divertivamo con poco, non avevamo cellulari, non esistevano i social ... Ci inventavamo feste per qualsiasi occasione, in posti improbabili, come il mio garage, o la cantina di Zanarone.  Le occasioni per uscire alla sera erano quelle di andare a cantare con il coro della chiesa , così magari si tornava a casa mano nella mano con il ragazzino di turno.
Avevamo tempo per tutto, per studiare, per uscire e sopratutto per sognare...
All'epoca non avevamo ancora imparato a censurare le nostre profonde passioni. L'incoscienza era dentro di noi. Ho mentito a mia madre dicendo che andavo in gita con la scuola e invece, io e Orietta andavamo a Pisa dai fidanzati dell'epoca che facevano il militare... Avevo diciasette anni...
Eppure sono qui, ancora con i miei sogni, a credere che il meglio deve ancora venire, anche se siamo diventate adulte troppo disincantate, troppo schiacciate dal peso di un realismo venato di rinuncia.


sabato 28 novembre 2015

Un passo verso la " Libertà ".

La frustrazione nasce dall'incoerenza tra ciò che vuoi fare e ciò che fai.
Stamattina leggevo queste parole in un post che Lucia Merico ha condiviso su fb e mai, come in questo periodo mi sono sembrate più veritiere. Da quando mia madre lo scorso anno è caduta, rompendosi il braccio , sono stata presa da un vortice di impegni che mi hanno portata a " perdermi ". Quando non si ha il tempo per dedicarsi alle proprie passioni, quando ci diamo incondizionatamente a una persona, a una relazione professionale o a qualsiasi altra "ragione ", la qualità della vita scende inesorabilmente. Ieri dopo quasi tre mesi sono riuscita finalmente a prendermi quel caffè a cui tenevo tanto.
E'stata una mezz'ora dove ho riso, ho raccontato storie e sopratutto mi sono sentita leggera. Basta poco, eppure i mille impegni quotidiani, ti impongono i " Non posso ". Prima il lavoro, la responsabilità , i figli, il marito, i genitori e alla fine l'occhio balla.
Mi rendo conto che questo non va bene assolutamente, annullarsi completamente non va bene.
Stamattina Lucia mi ha detto : " Sai che puoi fare  ? Togli dal vocabolario la parola " provare " e inserisci " fare " due dritte per una giornata stupefacente .
Fare , giusto...
E allora AIC, ovvero " Alza il culo " !.

sabato 21 novembre 2015

Vent'anni di Albero Azzurro. ( ultima parte ).

Imparare a essere felici è un arte che va esercita, che richiede costanza, impegno e dedizione. Ma nessun artista , per quanto geniale e brillante, raggiunge alcun risultato da solo ; ha sempre un debito di riconoscenza grande con chi ha lavorato con lui o per lui e per tutte quelle persone che gli sono stati accanto.
Senza tutte le mie " Amiche ", perchè chiamarle clienti non è corretto, non sarei qui seduta sul cornicione della finestra di Palazzo Tornielli ad atteggiarmi da diva.
Da Federica abbiamo fatto due eventi : " Notte a Sorpresa " e " Storie di donne ". La location è semplicemente unica, direi meravigliosa, ma Federica, ha la capacità di farti sentire a casa, malgrado l'opulenza dei suoi saloni. Queste sono le mie " Amiche ", very normal...
Come Federica molte altre  : le varie Daniela, Langella, Brusa, Filotto, per dirne alcune. Dovrei, ma sarebbe tedioso per il lettore fare l'elenco di tutte e sono tante. Ognuna con una storia da raccontare e ognuna speciale nella sua semplicità.
A queste donne non ho semplicemente venduto dei capi di abbigliamento, ma ho regalato sorrisi, ho ascoltato i loro sogni e loro hanno ascoltato i miei. Abbiamo organizzato gite a Parigi e a Roma .


Ci siamo rilassate nella spa di Cento Vetrine, a San Giusto Canavese.


Insomma abbiamo fatto tantissime cose insieme e tante altre ancora ne faremo... Abbiamo ancora un sacco di strada davanti da fare. Se devo arrivare a festeggiare  i 50 anni come i Pooh, beh, non sono neanche a metà strada.
Intanto mi godo il momento, festeggiando insieme a voi i primi vent'anni.
... la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro : leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare...

venerdì 20 novembre 2015

Vent'anni di Albero Azzurro ( ho quasi finito )


Io e Barbara , mia cugina  intendo, abbiamo lavorato insieme per tanto tempo e, diciamocelo pure a volte mi manca, quel condividere, quello spettegolare... insomma sono stati anni belli, A parte il lavorare insieme abbiamo condiviso parecchi momenti al di fuori della vita lavorativa, come quando sette anni fa, siamo partite alla volta di Milena per accompagnare le nostre madri nella loro terra natia. Unico neo: suo marito ! Sarebbe stato bello una reunion tutta al femminile, saremmo state forse più spontanee.
Io ero, ovviamente sola con i miei figli. Ci avevano alloggiato nell' agriturismo di proprietà di mio cugino Pino, che a quell'epoca diciamocelo pure era un po' da ristrutturare... Avete presente il programma di Cannavacciuolo, " Cucine da incubo "? Forse anche un restiling con mobili Ikea sarebbe stato gradito. Il tetto della mia camera , era con le tegole a vista, sdraiandomi sul letto e volgendo lo sguardo alla volta mi sono trovata un geco che mi guardava. Non ho dormito per tre notti con il terrore che qualche animale mi cadesse in testa.
In quell'occasione ho anche rivisto con piacere il mio " primo" amore adolescenziale, Franco e diciamocelo pure...beh, il primo amore è il primo amore.
Sempre con Barbara sono andata al casting di " Guardaroba Perfetto ", un programma molto in voga alcuni anni fa, condotto da Carla Gozzi.
Siamo andate negli studi televisivi di Magnolia a Milano e il 22 giugno, registravo il programma andato poi in onda  quattro mesi dopo. Una bella esperienza ?  Diciamo che ti si aprono gli occhi su  un mondo, quello televisivo, tutto artefatto.
Ho avuto in casa una troupe televisiva dalle 7 del mattino alle 20 di sera. Il set era blindato, visto la popolarità della conduttrice  e non vi racconto in che condizioni mi hanno lasciato la casa.
Se dovessi scrivere un curriculum, posso dire di aver fatto anche televisione.
Il ricordo più bello ? Beh , la colazione con i Pooh, dove la mettiamo .
Quando i sogni diventano realtà. Tutti gli obbiettivi che ci poniamo , li abbiamo prima sognati,  Tutto ciò che esiste , è prima stato concepito come un sogno, Tutto ciò che è stato realizzato , è stato prima pensato. Una cosa è certa se non lo immagini, non si realizza. Io lo avevo immaginato !
Che dire , gli anni trascorsi insieme a mia cugina sono stati una bella esperienza di vita, ma come tutte le cose, ad un certo punto finiscono. Ogni cosa, in questo mondo ha il suo ciclo di vita : nasce, cresce, si sviluppa fino alla sua massima potenza e poi muore. Così doveva essere, ma è stata e sempre sarà un membro dell'Albero Azzurro, 
La prossima estate intanto, organizzeremo un 'altra reunion al paesello, questa volta però solo donne...

giovedì 19 novembre 2015

Vent'anni di Albero Azzurro ( Parte quarta )

Ho conosciuto mio marito nel luglio del 1987 esattamente il 7 luglio e da allora di strada ne abbiamo fatta insieme.
Angelo è sempre stato un uomo pieno di iniziative, non ricordo quante volte siamo andati dal notaio Longo per atti di compravendita... Lui è così, quando l'entusiasmo per una cosa inizia a svanire, bisogna cambiare. 
Nel settembre del 2006, apriamo un punto vendita a Casale Monferrato e, subito è un successo.
Questo nuovo punto vendita supera con gli incassi il punto storico di Vercelli, gestito da me, in prima persona e questo, devo dire mi dava un po' fastidio, perchè a mio avviso un po' di sana competizione, fa sempre bene alla coppia.
Tutto sembrava, lavorativamente parlando andando per il verso giusto. Io con Barbara, gestivamo il negozio di Vercelli, Angelo il punto vendita di Casale e Fabio l'attività di ambulante, chi ci fermava più ?
La vita, semplicemente ti ferma e ciò che davi per scontato , ad un certo punto non lo è più...
Credo che lo ricorderò per tutta la vita quel 22 gennaio 2007.
In una frase, improvvisamente, il mondo ti crolla addosso  : " A suo marito, abbiamo detto che è un polipo... "  Mentre io ancora non capivo e quel medico a precisare " E' un tumore ".
Non si è mai preparati a questo. I pensieri ti frullano nella testa vertiginosamente e non sai a cosa pensare, mentre le lacrime iniziano improvvisamente a uscire copiose.
Ricordo ancora  Arianna, che mi rassicurava, dicendomi di stare tranquilla, che tutto si sarebbe aggiustato e avremmo affrontato tutto.
Abbiamo affrontato tutto, anzi devo dire ,che ha affrontato il tutto con una forza enorme senza mai coinvolgermi in questa sua scalata per la guarigione. Un grande uomo e se oggi sono ancora qui a raccontare questa grande battaglia che ha dovuto affrontare e vincere è, per ringraziarlo di essere il mio punto fermo, malgrado tutto.
Lavorare insieme non è semplice, tante volte si litiga per i diversi punti di vista. Ognuno di noi ha la propria visione di fare commercio, ma sono convinta che insieme ci completiamo.
Mentre era ancora ricoverato in ospedale, il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, mi arrivarono un mazzo enorme di rose rosse...
In quella circostanza, non ero certo io a confessare, ma le mie clienti, a sostenermi.
Siamo andati avanti e passati oltre...
Il banco, non c'è più, Fabio ha preferito prendere un 'altra strada, staccandosi definitivamente dall' impresa di famiglia. Il negozio di Casale è stato gestito da altre persone e io sono sempre al mio posto ,ma questa volta con Angelo.
Ho imparato nel corso degli anni che si cresce sempre e sempre si impara, in ogni occasione e situazione, sopratutto nei momenti di difficoltà. Quando sto bene, ringrazio e imparo a celebrare e godere del momento : apprendo una lezione che porta valore alla mia vita. Quando sto male, anche in quel caso ringrazio poichè sto imparando una lezione che mi porta altrettanto valore. Le cose se ci pensate bene, non accadono a me, ma per me.

mercoledì 18 novembre 2015

Vent'anni di Albero Azzurro ( parte terza ).

Dovessi guardare la voglia di scrivere di questa sera è praticamente pari allo zero. Vengo da tre ore di colloqui con le insegnanti di Lorenzo ed ogni volta è devastante tanta è l'attesa...
Mi vengono in mente però le parole dell'insegnante di italiano, che come me sostiene che scrivere è terapeutico, così per la mia gioia e la vostra continuo il mio racconto.
Abbandonato definitivamente l'abbigliamento da bambino, mi sono cimentata a fare quello che più mi piaceva, vale a dire tutto quello che circonda l'universo femminile.
Questo è un lavoro che ti deve piacere , devi trasmettere le tue nozioni acquisite sul campo per i trend più modaioli.  Diventare un punto di riferimento per le tue clienti, senza mai essere troppo invadenti. Devi cercare quella complicità che solo tra donne si crea.
Ho "confessato " sicuramente più donne di Don Antonello, davanti ad una tazza di caffè.
Il caffè avvicina le persone, ascolta i segreti, le confidenze, i pettegolezzi i nuovi progetti e le idee geniali, vive gli amori e i primi appuntamenti, le nuove amicizie, i contratti firmati e le strette di mano, il buongiorno del mattino... quante cose si compiono davanti ad una tazza di caffè.
Nel mio negozio io ho creato un punto cortesia, dove tra una maglia e un pantalone da indossare ci si può scambiare quattro sane chiacchiere,
Ho sempre considerato il mio negozio, come un grande salotto, dove chi viene a trovarmi possa sentirsi a casa. Libero di potersi esprimere sempre...
Sono stata e non per vantarmi la prima ad organizzare eventi. Modella per un giorno,  Natale sotto L'albero, Miss Albero Azzurro, Compleanni di maggio.
Sono stata sempre supportata da patner di un certo spessore e ci siamo divertite tanto. Ho fondato il Gruppo " Amiche dell'Albero Azzurro, una sorta di club, il cui unico scopo è quello di condividere, divertendoci. Perchè diciamocelo pure, malgrado la nostra età anagrafica, ci sentiamo ancora adolescenti dentro.
Ho organizzato per Daniela, una festa a sorpresa per il suo compleanno e non vi dico l'emozione che abbiamo provato entrambe.
Sono queste le cose che fanno bene al cuore e che ti spronano sempre a migliorare malgrado tutto, a vincere le battaglie più grosse come quelle della malattia di mio marito e andare avanti sempre e comunque, anche se stasera ho l'occhio che balla...

martedì 17 novembre 2015

Vent' anni di Albero azzurro. ( parte seconda ).

Durante i primi cinque anni di lavoro, quando il negozio era completamente per bambini, ho avuto modo di confrontarmi con altre mamme che avevano i miei stessi problemi. Gli argomenti più gettonati erano, in ordine : gravidanze, parto, allattamento. svezzamento, primi passi, notti insonni e tutto quel mondo che circondava la vita di noi giovani mamme. Consigliavo, ginecologi, pediatri e ostetriche.. Tanti dovrebbero ringraziare per le pazienti che gli ho mandato, ma sorvoliamo.
Io sono così, quando mi entusiasmo per una persona o per una cosa, la consiglio a tutti.
In negozio con l'aiuto di una mia amica ostetrica tenevamo corsi  pre parto.
Ho vestito con abiti favolosi, bambini per i loro battesimo.
Ho clienti che ho visto crescere ,come una ragazza di Stroppiana che è mia cliente dall'età di sei anni. Il primo vestito che le comprarono era un vestito di velluto color muschio per il saggio natalizio di pianoforte. Ora che ha 24 anni , e si è già sposata compra decisamente altri abiti.
Nel maggio 2001, la svolta, complice l'insistenza di  mio marito, decisi di introdurre l'abbigliamento da donna. Come sempre, visto il mio spiccato amore per le feste, il cinque maggio, in concomitanza con il mio compleanno, introducemmo l'abbigliamento da donna e fu un successo.
Piano, piano, senza quasi accorgermene l'abbigliamento da donna prendeva sempre più piede e io forse, avevo raggiunto la saturazione di parlare sempre di pappe, pannolini, notti insonni...
Era un un momento, quello, in cui la mia parte femminile stava prepotentemente venendo fuori. Avevo ricominciato a prendermi cura di me stessa, andando in palestra, dall'estetista, cambiavo spesso taglio e colore, per la gioia della mia parrucchiera e mi piacevo certo che mi piacevo. Il negozio stava prendendo un' altra impronta e quell'imput veniva solo da me.
Un bel periodo...
Poi, un giorno, all'improvviso, un ritardo, non del treno certo : ero nuovamente incinta !!!
Il mio equilibrio, ad un tratto si  era spezzato e devo dire che ho avuto paura  di mettermi in gioco nuovamente. Come dico sempre, niente accade per caso e l'arrivo di Lorenzo, anche se non programmato mi ha reso una donna più felice sicuramente, e sopratutto più appagata.
Quando Arianna me lo ha messo tra le braccia e ho visto quel suo faccino, beh tutti i miei progetti lavorativi che per nove mesi avevo cullato, li ho mandati all'aria. Lo avrei allattato, mi sarei goduta ogni istante dei suoi primi mesi di vita, avrei goduto della compagnia di mia figlia Francesca, mi sarei fatta coccolare da mia madre e a settembre, sarei tornata a lavorare con nuove idee e con una consapevolezza in più. Una nuova forza che questa nuova vita mi aveva donato.
Questa volta però al mio fianco era rimasta solo Barbara.

lunedì 16 novembre 2015

Vent'anni di Albero Azzurro ( parte prima ).

Quando si è piccoli le prospettive sono grandiose. Essere magnificamente visionari è la norma. 
Vi avevo promesso che vi avrei raccontato come è nata questa mia attività che amo e che giorno dopo giorno mi insegna sempre qualcosa di diverso.
Da ragazza, ho sempre tenuto un diario su cui annotavo i mie sogni , i miei amori e la quotidianità della vita.
Scrivevo : vorrei fare la giornalista, scrivere un libro, andare in Egitto, visitare Parigi e Versailles, sposare un uomo buono e sopratutto essere felice, ma avevo anche un piano  B, nel caso la carriera di giornalista, non si verificasse : aprire un negozio !
La maestra proprio no, non la volevo fare, perchè insegnare è un dono e io non lo posseggo.  Ci si potrebbe domandare perchè allora frequentare l'istituto magistrale ? Semplice, il classico non era alla mia portata e, con il magistrale comunque avevi un diploma.
Il fatto di avere un negozio tutto mio mi allettava . Essere padroni della propria vita, senza titolari e liberi di scegliere tutto, nel bene e nel male.
Nella vita nulla accade per caso e, nell'estate del 1987, quando ancora frequentavo l'università a Torino, decisi contro il parere di mia madre, di guadagnarmi qualche extra andando a lavorare.
 Dove ? Al mercato a fare la commessa per quello che esattamente sei anni dopo sarebbe diventato mio marito.
Non vi sto a raccontare questo mio amore contrastato da tutti, forse un 'altra volta, perchè rischierebbe di appassionarvi peggio che il Segreto.
Andiamo avanti, nel 1994 nasce Francesca , tornare a lavorare al mercato con Angelo, non era più nei miei desideri. Volevo qualcosa di mio e possibilmente stare più vicina alla mia piccola.
Nell'estate del 1995 ero al mare, a Spotorno e andando a comprare le pappe  per Francesca in un negozio, mi viene in mente l'idea di aprirne uno tutto mio a Vercelli.
Io sono una che si entusiasma subito di un'idea e tornata a Vercelli  decido di metterla in atto.
Il progetto è ambizioso, mio marito ci crede e così nasce Albero  Azzurro. Un negozio di abbigliamento per bambini, mamme in attesa, pappe , carrozzine e tutto quanto era possibile immaginare nell'universo bambini...
Una follia con il senno di poi...
Ora dopo tutti questi anni, mi ritrovo a pensare che per avere successo bisogna fare quello per cui si è veramente portati e in cui si crede veramente...
In questa mia nuova avventura mi affiancò per molti anni Franca, una signora che tutti credevano fosse mia madre e alla quale ho veramente voluto bene come se lo fosse stata veramente.
Mi ha aiutata per tanto tempo e abbiamo fatto tanta strada insieme... Mi ha vista crescere diventare adulta  e poi come tutte le cose della vita le strade si dividono per mille e un motivo. 
Durante i primi anni di attività avevamo aperto un altro punto vendita a Vercelli, ma la cosa non  aveva dato i risultati che ci aspettavamo e siamo tornate, io non mi ero mai mossa, nello storico punto vendita di via Viotti.
 Io , Franca e mia cugina Barbara...


venerdì 6 novembre 2015

Dove sto domani...

E poi ci sono giornate come questa...
Giornate che partono con i migliori presupposti e collaborazioni, firmate davanti ad una sfogliatella al Cannavacciuolo Cafè e Bistrot di Novara e poi,improvvisamente per una parola detta al momento sbagliato, beh tutto l'entusiasmo che hai dentro viene vanificato e ti senti svuotata dentro...
... prendo soltanto la mia vita con me, cambiano posto i giorni miei col resto fanne ciò che vuoi...
Dove sto domani , la ascoltavo in macchina mentre tornavo a casa dal lavoro stasera...
Se devo essere veramente sincera, questa era una di quelle sere, dove fortissimamente avresti voglia, di cambiare di 360 gradi quello che ti sta attorno.
Scrivere è terapeutico, mettere su carta i pensieri mi serve a vedere, da un ' angolazione diversa quello che mi sta accadendo. So, che in questo periodo sono permalosa come una biscia. Sicuramente ho dei punti deboli, anche se in questo momento cerco di mettere in evidenza solo quelli di forza per poter andare avanti. Devo forse essere più obiettiva verso me stessa ? Poco fa  ho letto che bisogna essere i primi a conoscere le proprie fragilità, guardandole in faccia senza tentare di dissimularle dietro a scuse e recriminazioni. 
Ciascuno di noi ha un lato che brilla e uno in ombra , fatte di quelle che vengono chiamate "aree di miglioramento ". Le devo circoscrivere e cercare di migliorarle.
So, che tutto quello che mi sta accadendo in questo momento, è difficile, impegnativo, ma so anche che ogni esperienza lascia un segno e ti trasforma in una persona diversa.
Io, sto cambiando, forse sono già cambiata e la cosa che mi pesa di più e quella che le persone che hai attorno, quelle che ami, non si accorgono di quanto io sia cambiata.
Ogni giorno che passa mi cambia e io non sono più, fortunatamente la donna insicura di qualche anno fa..
Sono cresciuta e dall'alto dei miei 48 anni, so ciò che voglio e quello che non voglio.
Lo capiranno ?
Intanto vado a dormire con in testa la melodia di " Dove sto domani "dei Pooh...
Io dove sarò domani ? Sicuramente nel posto che amo di più : la mia casa.

mercoledì 4 novembre 2015

Mente e cuore .

Questa mattina, aprendo fb, trovo una notifica di mia cugina Claudia, che mi dedicava un post di Lucia Merico, la spiritual coach, che lei stessa mi aveva consigliato di seguire.
... Se ti dicono che non lo puoi fare, probabilmente è il momento di insistere...
La strada sbarrata ha una sola funzione . farti trovare un'alternativa. Se credi di non poter andare avanti,devi dar vita alla tua immaginazione trovando strade che conducano dove tu vuoi arrivare . Molti si fermano di fronte al primo ostacolo considerando " difficile " o addirittura " impossibile " da superare, dimenticando che c'è sempre un altro modo . La determinazione paga sempre. Dunque se hai un sogno, un obiettivo che ti riempie la mente e il cuore, vai avanti e fermati solo l'attimo che ti serve per riprendere fiato, ottimizzare le energie e riprendere con ancor più forza.
Mai monito è stato più veritiero...
 Devo aprire il cassetto e far uscire il mio sogno... Il primo passo, tornare sui banchi di scuola... Ho ancora molto da imparare e per  ottenere ciò che voglio, beh devo aggiungere delle conoscenze.
Che diceva Lucia ? La determinazione paga sempre e, queste nuove collaborazioni che non vengono dalla provincia, ma dalle capitali della moda, beh stanno dando i primi frutti.
Ho conosciuto una stilist molto brava a Carpi, che collaborerà con me per la stagione primavera estate 2016 e poi l'apertura di un nuovo punto vendita in una località balneare ( già visti i locali ).
Tanti progetti e nuove idee, poi quella telefonata inaspettata che ti apre nuovi orizzonti...
Che dire , un momento positivo, malgrado il frastuono di questi giorni...
E poi beh, alla fine andiamo a Lourdes !

martedì 3 novembre 2015

Il dono dell'immortalità.

Sul retro di questa foto mio papà aveva scritto : " 6 mesi di Antonella col cugino Toto, ".
Era il 1967 e mio cugino  Tato, aveva appena compiuto un anno. Oggi di anni ne avrebbe compiuti 49,ma da due anni ormai non c'è più. Con lui, ho condiviso tanti momenti. Insieme siamo cresciuti, correndo spensierati in piazza dei  Pesci e trascorrendo le nostre estati tra gli ulivi della Sicilia. Ho tanti momenti da ricordare, momenti vivi nella memoria, che resteranno solo miei, solo nostri. Tante volte in questi due anni mi è apparso in sogno, sempre vestito di bianco e sorridente. Un animo generoso, malgrado tutto, come mia madre del resto che lo ha anche allattato e da cugini siamo diventati fratelli di latte.
Il suo ricordo è parte di me. Lo ricordo guardando un pallone, guardando una foto che ci ritrae insieme. Annusando il profumo che emana la terra dei nostri avi e guardando il mare che circonda l'isola delle nostre madri.  Ricordo quando sul traghetto che attraversava lo stretto di Messina, mangiavamo gli arancini con il ragù di carne...
I nostri viaggi  da  Torino a Campofranco in quelle lontane estati torride... 
Come si può dimenticare ? Impossibile.
Non si muore mai finchè si è vivi nel ricordo di chi ci ha voluto bene.Sta a noi decidere chi si è meritato, nel nostro cuore, questo dono di immortalità.
Lui se lo è meritato.
" I ricordi tengono unito ciò che il destino ha diviso ".
Buon compleanno !

domenica 1 novembre 2015

Una domenica a Parigi.

Non potevo lasciarmi sfuggire certo l'occasione di scrivere un post, da Parigi. Siamo appena rientrate in stanza, Francesca sta facendo la doccia e Paola e stesa sul letto...
Quando Paola, una mia compagna dei tempi del magistrale mi aveva proposto questo fine settimana a Pargi, beh ero stata un po' titubante, poi mi sono detta che ne avevo bisogno, per ritrovare me stessa, forse e per dedicarmi un po' di tempo per me ,stando in compagnia di gente allegra.
Questo pomeriggio abbiamo visitato le Musèe d'Orsay. l'architettura dell'edificio è interessante quasi quanto le opere d'arte che ospita. C'era una grande coda, ma ne è valsa la pena. Siamo anche riuscite a vedere, come la scorsa volta con Arianna e Daniela, Notre Dame, ma da fuori, la coda era interminabile. Abbiamo passeggiato lungo la Senna, soffermandoci a curiosare tra le bancarelle dei libri usati. Tornando in hotel abbiamo fatto un giro per i negozietti e le boutique del II arrondissement, per appropriarmi di nuove ispirazioni.
Francesca ha finito di fare la doccia, Paola si sta truccando e io sono già pronta per uscire a cena, nel quartiere degli artisti.
Avevo bisogno di staccare la spina, per mille e un motivo. Trasloco, delusioni di vario tipo che mi hanno disturbata, infastidita, depressa. Questa era una giusta opportunità, da cogliere al volo.
Viaggiare aiuta a sentirsi meno in gabbia, Si fanno nuove esperienze, incontriamo nuova gente, incrociamo sorrisi. Momenti che ci colgono di sorpresa per ricordarci che siamo ancora capaci di emozionarci profondamente, come quando il nostro cuore era più giovane.
Ora si esce !

mercoledì 28 ottobre 2015

"Le non regole ".

Ci sono cose che non ricordiamo più... Attimi di vita dimenticati .
Ricordi sepolti in qualche parte della nostra memoria che inconsciamente o consciamente non vogliamo ricordare. La donna che sono diventata ora è un insieme di vissuto, di emozioni vissute alla luce del sole e di altre nascoste nei meandri del cuore e che  lo scaldano nei momenti bui.
Il trambusto  di questi giorni, il trasloco , la malattia di mia mamma, mi ha destabilizzato, come tante cose del resto quest'anno... Lo scioglimento dei Pooh, ad esempio, non nell'acido come qualcuno ha detto, ma sono dettagli e sorvolo.
Sono diventata irascibile, emotivamente instabile, poco attenta alle cose che mi stanno accadendo attorno e, diciamocelo pure, sono tante.
Siamo esseri umani, non supereroi. Me ne rendo conto ogni giorno di più, dopo una giornata frenetica, la prospettiva più allettante è quella di sdraiarmi e dormire per recuperare le forze, ma vado avanti ad oltranza e questo, non è bello. A volte mi sembra di dover affrontare percorsi irti e perennemente in salita e mi sento impotente. Fortunatamente però ci sono le amiche " quelle vere ". Quelle che ci sono sempre e fanno parte del tuo vissuto, esattamente come ne faccio parte io, che non hanno dimenticato i ricordi e i momenti di vita quotidiana vissuti in tempi remoti e, che chissà per quale recondito motivo, ho dimenticato. Catapultata in una nuova vita, con regole diverse da quelle che avevo imparato da bambina, mi sono adeguata e, probabilmente, quello che per me un tempo non era una priorità , lo è, nel tempo diventato.
A casa mia, non era certo una priorità lavare i piatti subito dopo aver mangiato. Poteva capitare che alle sei del pomeriggio, avesse ancora i piatti nel lavello.
Io, in questi trent'anni sono cambiati e i piatti nel lavello non li lascio, mia mamma è rimasta quella di allora,e non si preoccupa nè dei piatti, nè dei panni da stirare.
Mia mamma è così, con i suoi pregi e i suoi difetti, con un cuore buono e, una generosità addirittura imbarazzante, ma io la amo proprio per questo.
Mi ha insegnato a vedere il bicchiere mezzo pieno, mai vuoto e mi ha sempre rassicurato, ora tocca me rassicurare lei.
Devo riappropiarmi,dei miei ricordi e non scandalizzarmi se andandola a trovare, trovo ancora i piatti nel lavello alle sei di sera. Le sue " non regole ", hanno cresciuto me, mio fratello e i miei due figli . Mi ha insegnato di inseguire i propri sogni, perchè servono i sogni per guidare le giornate.
Di questo devo ricordarmi e se anche i piatti rimangono nel lavello, beh ci penserò domani !

mercoledì 14 ottobre 2015

In una foto, una vita.

In una foto tutta una vita...
Qui avevo un anno, sul retro della foto una scritta di mio papà, ricorda la data: Primo anno con mamma e papà , 15 maggio 1968.
Ne sono passati di anni, esattamente 48 di vita insieme a loro, prima come bambina, adolescente, giovane donna, mamma e adesso  ? Non riesco o non voglio darmi una definizione.
Come dicevo oggi a David, non riesco a lasciare questa cosa che mi sta accadendo. Non riesco a lasciare andare la mia casa e ogni qualvolta che ci penso o che ne parlo con qualcuno, subito mi viene un groppo alla gola e gli occhi mi si riempiono di lacrime. David mi ha detto che piangere fa bene, è liberatorio. Quando il cuore si spezza o al contrario la gioia ci esalta, ci sforziamo comunque di trattenere le lacrime, lasciando che il nodo di emozione si pietrifichi dentro di noi. Niente di più sbagliato. concediamoci di piangere. Per una grande gioia, per un bambino che è nato, per un amore così forte da sembrare un sogno. Per un dolore insopportabile, per qualcuno che non c'è più, per un sogno infranto. Assaporiamo le gocce salate che scivolano via fino alla bocca, infischiandocene del mascara che ci trasforma in una maschera. Le lacrime scivolano via, catartiche , liberatorie , purificatrici. Certe emozioni trovano modo di uscire da noi solo liquefacendosi in lacrime. Non c'è vergogna nel pianto, nella commozione. Il pianto non è una debolezza, ne tanto meno una depressione. Al contrario. Le lacrime sono proprie dell'essere umano, una nobile dimostrazione dell'esistenza dell'anima. 
E, io piango, mentre scrivo questo post, nel guardare la calligrafia di mio papà, nell'immaginarmelo mentre scriveva quelle parole, con una vita davanti e tanti sogni nel cassetto. Mi tenevano per mano i miei genitori che mi hanno dato tanto e tanto, sono sicura, mi daranno ancora, ma vedere mia mamma, smarrita, mentre io ,sdrammatizzando ,imballavo i ricordi di una vita, mi spezza il cuore...
Passerà, i cambiamenti destabilizzano, questo è certo, ma si aprono nuove opportunità che prima non riuscivamo a vedere, presi dall'abitudine di come era sempre stato...
La routine è rassicurante, ma ha un prezzo alto. Le giornate diventano indistinguibili l'una dall'altra, il tempo comincia a scivolare via senza accorgersene. Cercare strade diverse , prendere decisioni nuove, costringe a tenere vigile il cervello, costringe a restare concentrati su ciò che accade intorno , aiuta a ricordare che ogni giornata è irripetibile, come quella di oggi.

giovedì 8 ottobre 2015

Fotografie

Dopo due anni, rieccoci ancora insieme a Palazzo Tornielli, per divertirci e per stare bene, in luogo dove la padrona di casa, Federica ti fa sentire  a tuo agio, ti ospita come se tu fossi di famiglia ed è così che ti senti, di famiglia, quindi a casa.  Una casa che in realtà è un palazzo del 1700, con saloni, specchi, quadri, arazzi,una casa che emana storia, che ha un suo vissuto nobiliare... Malgrado tutta questa opulenza, la sensazione che io provo ogni volta che vado da Federica è la semplicità.
Federica è una mia cliente, ma le mie clienti e di questo me ne vanto, sono donne uniche e speciali, con un proprio vissuto alla spalle, con tante storie da raccontare, con un' intelligenza e creatività , uniche.
In ognuna di noi c'è una vamp, una diva del cinema, nelle sue diverse sfumature di seduzione, nascosta nelle fantasie di tutte noi. In questi anni anche, grazie, all'aiuto di Lella ho creato e ideato tanti eventi per esprimere la vanità che è propria delle donne e, che a mio avviso va coltivata e assecondata senza vergogna e senza prendersi troppo sul serio. Mi piace pensare di aver contribuito a un po' di felicità, regalata attraverso momenti ludici. Ci siamo divertite e ho conosciuto persone fantastiche come Federica, che mi apre le porte della sua casa, quando anch'io voglio sentirmi una vera star...
Lella poi, attraverso i suoi scatti ne cattura le immagini e così mi sento diva, ancora bellissima e sopratutto ancora donna e non solo,moglie, mamma e sopratutto come in questo periodo figlia...
Ne avevo veramente bisogno di queste due ore di spensieratezza, a giocare davanti all'obbiettivo, e ad indossare quell'abito creato apposta per me da  Patrizia e che forse, anzi sicuramente non indosserò più, ma credetemi ne a valsa la pena...
Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d'animo, è più potente di pagine e pagine scritte.

venerdì 2 ottobre 2015

Il mio angelo custode.


Durante una di queste notti appena trascorse ho sognato mio cugino Tato, che da quasi due anni ci ha lasciato. Non è la prima volta che lo sogno, e ogni volta è sempre vestito di bianco e sorride, segno che è sereno, là dove si trova. Io ero con sua sorella, mia cugina Barbara e ci faceva una carezza. Mi sono svegliata di soprassalto, tanto percepivo la sua presenza accanto. Nel momento stesso in cui mi svegliavo, erano le 4 e 30 del mattino, mia cugina si addormentava perchè era stata male durante tutta la notte.
Il ricordo di questo sogno, mi ha accompagnato tutta la settimana, che è stata emotivamente importante per me, per tutte le decisioni che dovevo prendere e che non si riuscivo  a prendere.
Perchè fa paura   fare cose nuove, battersi in prima persona,sperare e rischiare. Fa una paura fottuta, perchè c'è un istante in cui ti senti solo. Io mi sono sentita così, poi ho dato un significato al sogno, e ho capito il suo messaggio rassicurante e la soluzione mi è sembrata di colpo semplice.  Non siamo mai soli, ognuno ha il proprio angelo.
Quando una persona non c'è più, è nostro dovere ricordarla o ricordarlo, attraverso i ricordi.
Non si muore mai finchè si è vivi nel ricordo di chi ci ha voluto bene. Sta a noi decidere chi si è meritato, nel nostro cuore, questo dono di immortalità. Mio cugino è certamente tra questi.

lunedì 28 settembre 2015

L'ultima notte insieme.

Sono giorni pieni di emozioni intense ed ogni occasione è buona per farmi scendere una lacrima.
Ho iniziato sabato, quando ho firmato il contratto d'affitto per la casa di Palestro. Sembravo e mi sentivo così puerile , davanti agli affittuari e alla signora dell'agenzia, ma il mio cuore era pieno di tristezza,perchè il lasciare andare è sempre dolore.
I ricordi poi, in questo momento fanno male. E' dare un taglio a quel cordone ombelicale che era la mia casa, la mia stanza, il mio poster dei Pooh, ancora appeso in camera mia.  E' dire addio al divano in camera di mio fratello, che è stato protagonista delle nostre domeniche a vedere telefilm polizieschi o immaginare storie d'amore con i vari Franco della situazione.
E' dire addio a tante cose, e forse a dire addio non si è mai preparati veramente.
Ieri poi, la paura !
E' una di quelle emozioni che ti attanaglia il cuore che non ti fa parlare e ti manca il fiato a pronunciare una qualsiasi parola.
Vedere mio papà in balia del nulla, incapace di stare in posizione eretta, febbricitante e in preda al disorientamento è veramente doloroso.
Impotente di fronte alla malattia che mina la sua vita e i suoi muscoli.
Fortuna che è passato, è ora è solo un brutto ricordo.
Oggi poi, un altro capitolo che si chiude, un altro pezzo della mia vita al quale dire addio e al quale, come dicevo prima non si è mai preparati.
I Pooh , si sciolgono, due concerti per dire addio a tutti coloro che si sono emozionati con loro, che si sono innamorati sulle note delle loro canzoni, che hanno partorito, con "Le cinquanta primavere", a tutti quelli che li amano semplicemente e li considerano colonna sonora della loro vita.
Io mi sento e sono una di quelle persone.
Non ci saranno più nuove canzoni, non ci saranno più concerti è l'ultima notte insieme, quella vera definitiva.
Ho guardato il video di Pensiero, cantato a cinque voci, beh scontato, che ho pianto, è un periodo questo che le emozioni la fanno da padrona...
Io ci sarò il 10 giugno a San Siro, con la "MiaamicaBarbara", a emozionarci per l'ultima notte insieme.
Nella vita fermarsi è impossibile e per ogni porta che si chiude altre due se ne spalancano. I fuori programma ci costringono a guardarci intorno con occhi nuovi e a tramutare gli ostacoli in piccole rampe di lancio.


giovedì 24 settembre 2015

L'amore infinito.

Ci sono dei momenti nella vita, in cui devi prendere delle decisioni importanti . Decisioni, necessarie, ma non indolore, sopratutto se riguardano i tuoi genitori. Non è facile, anche se ho letto moltissimi libri sul pensiero positivo, lasciare andare le cose, perchè significa perdere una parte di te , del tuo vissuto.
La casa dove vivono i miei genitori, dove sono cresciuta io , mio fratello, i miei figli... tra poco dovrà essere abbandonata e questo mi fa male al cuore, tanto da farmi sentire impotente di fronte a tutto quello che sta succedendo e al quale non so dare una spiegazione o forse si...
Semplicemente è la vita e non bisognerebbe attaccarsi alle cose terrene, tutto è transitorio, ma siamo essere umani e allora mi rivedo, adolescente in camera mia a cercare di tradurre quelle noiose versioni di latino... I ricordi...,  Ricordi di una vita, mi riaffiorano nel cuore e nella mente... Ricordo il periodo passato con Francesca neonata , quando al mattino mi svegliavo nella mia stanza che mi aveva vista, bambina, adolescente poi e giovane mamma dopo...
Tutto ha avuto un senso, sino a pochi mesi fa, poi la  mia mamma, improvvisamente o forse non tanto improvvisamente, ha iniziato a non ricordare più e, il senso non c'è stato più.
Quella casa, la mia casa, la nostra casa è diventata troppo grande, troppo lontana, troppo tutto e non si può  chiudere gli occhi e sperare che tutto torni come prima, non può accadere, non più. 

Di colpo diventi adulta e, la bambina, l'adolescente, la giovane mamma, non esistono più.
Devi prenderti delle responsabilità per il bene di coloro che ti hanno generato e dato la vita. Senza di loro, io non ci sarei.
Responsabilità è prevedere come il mondo verrà plasmato da quello che facciamo, delle nostre scelte e delle nostre azioni.
E' uno stimolo, un monito , ci incoraggia a riflettere su quanto accadrà dopo, sul modo in cui le nostre azioni possono rendere il microcosmo in cui viviamo migliore o peggiore, più simile e adatto a noi. Significa non essere in balia del destino, ma affrontarlo.
Come dice Lucia Merico : ACL, ovvero, Alza il culo !
 



domenica 20 settembre 2015

Le delusioni

Le persone perfette non combattono, non mentono , non commettono errori e non esistono.
Verissimo, credo che in ogni essere umano ci sia l'imperfezione ed è giusto accettarlo e non esibire lati che non sono nostri...
Io , sono una persona che crede nei valori  e sono orgogliosa di essere così, naturale, aperta e sopratutto sincera. Non ho mai voluto primeggiare e avere atteggiamenti da prima donna. Chi mi apprezza , mi apprezza per quel che sono, sopratutto vera...
Eppure, più passa il tempo e più mi rendo conto che gran parte delle persone che mi circondano non sono così vere, come vogliono far credere...
Tante volte ho anteposto scelte o idee alle quali tenevo per far piacere agli altri, ma ora mi sono stancata , semplicemente scelgo di fare una scelta egoistica e di voler bene più a me stessa.
La delusione è un rischio costante, questo lo riconosco, una sorta di effetto collaterale dei rapporti interpersonali.
Stasera ,però sono stanca di queste delusioni...
L'unico mezzo che conosco per spazzare via questa sensazione di tristezza è scrivere. Quando si ha il cuore gonfio di cose da dire, che siano sentimenti che non possono essere raccontati a voce, o stati d'animo sfuggenti,  o piccole storie da raccontare, pensieri nascosti dietro al tran tran quotidiano, l'unico modo che mi fa star bene e scrivere qualcosa su di un foglio.
Come sto facendo adesso. Raccolgo le mie emozioni, le rincorro e le catturo in gabbie fatte di parole, che hanno la forma del mio stato d'animo.
Svuoto il mio io nelle pagine e mi sento meglio, molto meglio come adesso in questo istante !


martedì 15 settembre 2015

Il potere di un abbraccio.

Ieri mattina ,leggevo una riflessione sui social, di Lucia Merico, una spiritual coach.
Ogni volta che pubblica qualcosa si pone una domanda : quale sia lo scopo.
Pensiamoci bene, non è una domanda superflua ne, tanto meno banale.
In quest'era dove si stanno perdendo di vista i veri valori della vita, forse vale la pena soffermarsi a riflettere.  Io personalmente sono la prima che li utilizzo e in particolare facebook  per scopi professionali e personali. Mi sono affacciata a questo mondo in un primo tempo quasi esclusivamente per scopo professionale, per pubblicizzare la mia attività, poi ho aperto un blog, che era nato solo per parlare di moda, ma che strada facendo si è trasformato in una sorta di diario virtuale, dove parlo si di moda , ma attraverso le mie emozioni e la mia vita. Attraverso le parole che scrivo, vorrei trasmettere le emozioni che provo, che ho provato negli anni e che proverò , magari tra cinque minuti.
Mi accorgo però, che questi mezzi, possono avere anche risvolti negativi, come il lasciarsi intrappolare in un egocentrismo che prima non era così evidente. Ogni cosa, che vediamo, mangiamo, facciamo, viene immortalata attraverso smartphone di ultima generazione e ansiosi si aspettano i like di questi amici  virtuali che, in realtà, amici non sono, non li conosci neppure ,eppure sappiamo tutto di tutti o pensiamo di sapere tutto.  In realtà , anzi ne sono convinta, in tutto questo, non c'è niente di vero. Vero è guardarsi negli occhi e capire attraverso lo sguardo l'altra persona. Vere sono le parole dette veramente con la voce, non tramite sms. Veri sono gli auguri di compleanno fatti veramente dagli amici quelli di sempre e per sempre. Vero è l'abbraccio che Don Antonello ha dato a Rosa per alleviarle un po' di dolore che ha nel cuore.  Vere sono le emozioni che proviamo, in ogni singolo istante della nostra vita. In questi social siamo tutti comparse e non veri protagonisti, quindi , forse potremmo partire per la nostra riflessione, dalla domanda di Lucia : quale sia lo scopo ?
Prima di scrivere , condividere una qualsiasi cosa, poniamoci questa domanda, potrebbe aumentare la qualità della propria vita e quella delle persone che leggono.
Lucia ci invita ad applicare questa semplice domanda, prima di ogni pubblicazione, per un settimana.
Io ci provo, poi vediamo cosa accade,
Intanto, mi sono accorta e questo è già tanto !


sabato 12 settembre 2015

L'architetto della vita.

Ogni cerimonia, porta con sè, oltre al sacramento che si sta celebrando, anche l'occasione di sfoggiare nuovi outfit , che altrimenti non si indosserebbero.
L'occasione, per osare, per sfoggiare e sopratutto per fare festa, con gli amici di sempre e i parenti che magari sono secoli che non vedi... Giusto un anno fa, festeggiavamo i cinquant'anni di matrimonio dei miei genitori e domani ci sarà la cresima di Lorenzo.
So, che mi mancherà la presenza dei miei genitori, un po' acciaccati, di questi tempi, ma la vita cambia e bisogna accettare i cambiamenti, anche se destabilizzanti... Mi mancherà la presenza del mio zione, con il quale ho condiviso gran parte della mia vita, ma il passato è passato e non conta più, ormai. Guardarsi indietro non migliora il bilancio della vita. 
Soffermarsi su ciò che avrebbe potuto o avrebbe dovuto essere può forse portare a qualcosa di buono ?  Il presente è ciò che conta. Le mie decisioni di oggi sono ciò che conta. Non è mai troppo tardi. Non si è mai troppo vecchi. Non occorre guardarsi indietro, dove magari qualcuno ci ha deluso, ma è proprio della vita. Il sole non splende sui giorni passati.
Le cose e le persone della mia vita ne fanno parte per mia volontà e tutto ciò che ho voluto nella mia vita , l'ho voluto per una ragione. E qualora in questo momento quella ragione non mi sia chiara o mi sfugga, certamente mi servirà a qualcosa.
Come spesso sono solita dire, nulla accade per caso.
Devo semplicemente affrontare questa situazione, accettarla, comprenderla e andare avanti.
Credo non si sia mai pronti a diventare "grandi ", malgrado la mia età, mi appoggiavo sempre e comunque alle colonne portanti della mia vita : la mia mamma e il mio papà !  Ora sono cambiate le prospettive, le colonne hanno bisogno di un sostegno per poter stare in piedi e resistere alle intemperie della vita e quel sostegno sono io.
Come dice Lorenzo mi devo evolvere e io rispondo : in Pikachu ?
La mia felicità dipende da me, io sono il grande architetto della mia vita...
Domani festeggeremo .

domenica 6 settembre 2015

Il lieto fine.

La fine del viaggio ? 
Portare a casa, al nord, i dolci. Sarebbe impensabile, addirittura immorale, tornare a casa senza la cassata per Francesca, il cioccolato per Barbara e il latte di mandorla per Enrica...
Sono tornata , con una carica di energia e positività... Ho respirato i profumi della terra che ha dato i natali a mia madre... Ho mangiato il cibo più buono della terra... Ho bevuto latte di mandarla, seduta su di una terrazza in riva al mare.. Ho camminato sulla spiaggia alle prime ore del mattino, godendo della solitudine dei miei pensieri, mettendo le basi per nuovi sogni e tanti nuovi progetti.
Mi sono beata dei tempi degli abitanti di quest'isola... Tempi lenti, scanditi dal calore del sole e dal profumo dei gelsomini.
Insomma, sono stata bene...
Si, fino a quando sono scesa dall'aereo e qui al nord è tutta un'altra storia...
Una storia nuova, come un libro nuovo da leggere... 
Iniziamo allora a scriverlo , sperando che tutto abbia un lieto fine .

venerdì 21 agosto 2015

Chiuso per ferie.


Anche quest'anno è giunta l'ora di preparare le valigie e aprire il cassetto degli outifit vacanzieri : t-shirt , canotte, short e naturalmente costumi da bagno. Una super crema abbronzante , una crema doposole e vari libri da leggere...
La mia non è assolutamente una vacanza mondana , ma molto sotto tono, nei toni dei beige per capirci. Un eremo di pace, per svuotare la mente dai mille pensieri di questo anno che è stato decisamente pesante. Io non vedo l'inizio del nuovo anno a gennaio, per me l'inizio del mio anno coincide con il mese di settembre. Mese in cui si mettono in cantiere nuove idee, dove ci sono nuovi progetti e tanti sogni ancora da realizzare. A settembre faccio nuovi propositi e mi pongo nuovi obbiettivi da raggiungere, ma ora ho solo bisogno di staccare la spina... Non pensare a niente : negozio, famiglia, casa, problemi, tasse ... Niente di niente...
Ci si risente tra un po' a Dio piacendo.
Buone vacanze a tutti.

martedì 18 agosto 2015

Verso dove comincia il sole...

Mentre aspetto di telefonare a mia figlia che oggi è andata a vedere i musei vaticani, ho pensato di scrivere qualche mia modesta riflessione su questi giorni tipicamente autunnali che hanno in attimo spazzato via la calura dei giorni appena trascorsi.
Non c'era giorno in negozio che non sentissi dire " Che caldo, non se ne può più... " E ora che mi dite ?  Meglio il caldo, a queste giornate tristi. Non è meraviglioso farsi baciare la pelle dal sole, distese magari su di un plaid, come ieri ,ad esempio e non  pensare a niente...
Se piove che fai ? Certamente non ti puoi sdraiare a terra , a me non viene neppure voglia di uscire in garage, me ne starei rintanata in casa a leggere o guardare per la milionesima volta le repliche della Tata. 
Sole, sempre sole... Il sole è vita !
Tra qualche giorno sarò al caldo, nella mia amata isola a godere del sole, del mare e della tranquillità... Marina di Modica è un paese di seconde case che i modicani, costruirono alla fine degli anni '50. In realtà non c'è molto, l'essenziale : sole, mare e cielo terso...
Io quando sono in vacanza non ho bisogno di molto. I miei outfit sono molto semplici e sopratutto pratici. Non mi trucco per tutto il tempo della vacanza e sfido chiunque a riconoscermi dietro la sciattezza che esibisco  durante questi giorni di vacanza. La mia è una scelta, ritrovare me stessa, dimenticare il lavoro, le confessioni della gente e tutto il mio entourage...
Un ritorno allo stato brado. 
Non prendo caffè, vado a camminare al mattino. Mi piace svegliarmi presto e camminare sulla spiaggia ... Sentire il profumo dei cornetti appena sformati e fare colazione con Lorenzo sulla splendida terrazza che guarda il mare.
Avere la mente persa nel nulla, assaporando ogni istante, di questi attimi che mi scalderanno l'animo nei bui giorni dell'inverno.

venerdì 14 agosto 2015

... Il perdono è la chiave della felicità...

Tra le mie clienti ci sono donne speciali e Anna è una di queste.
Una donna brillante, con un'oratoria incantevole che ti rapisce ogni qualvolta apre la bocca. Disquisisce di moltissimi argomenti sia futili che impegnati e anche lei, come molte altre mi riempie di mille attenzioni. Ieri mi ha parlato di un posto sul lago Maggiore ,l'eremo di Santa Caterina. Un luogo incantevole dove certamente ci si può rinfrancare lo spirito ed è proprio di questo che io in questo momento ho bisogno.
Di pace, ma di una pace interiore, dove non ci sia mondanità, per lo meno in questo momento.
Stamattina leggevo questa frase : " Il perdono è la chiave della felicità "...
Niente di più vero, ma come dicevo poche ore fa con la mia amicaBarbara, non è poi così facile...
Malgrado il tempo trascorso, malgrado le molteplici cose accadute, ci sono cose che non riesco a superare, anche se è vero, sono state fatte solo per amore...
Mia mamma è sempre stata generosa verso tutti, indistintamente, ha donato senza nulla chiedere e ora... Beh, è un discorso troppo lungo e tedioso e non è certo il luogo più opportuno per raccontare e raccontarsi o forse, semplicemente non ne sono ancora pronta.
Devo cercare , anzi sforzarmi di accettare ogni cosa che la vita mi mette di fronte e che tutto ha un senso. Sicuramente, non sarà facile, anzi sicuramente il contrario. Ma con un po' di fede e qualche piccolo accorgimento, riuscirò a vedere il lato buono di questa situazione.
Staccare la spina sicuramente mi servirà. Fortuna che tra poco più di una settimana, potrò volare tra i profumi di zagare e biancospini , guardare il cielo terso , mentre il sole caldo di Sicilia, mi bacerà la pelle...
Al mio ritorno sarò in grado di perdonare e perdonarmi ?  Se voglio la felicità... Si !!!

venerdì 7 agosto 2015

Ventimila pensieri.

Ti rendi conto del passare degli anni quando dici frasi come questa : " Nicolas ti conosco da quando sei nato " e di anni ne sono passati venti...
... Ho dormito nel sole, ho guidato di notte, ho aspettato il mattino dal lato sbagliato, ho speso moltissimo...
...ho visto gente più forte del tempo ed altri andarsene in pezzi soltanto perchè  non si resta ragazzi per sempre eppure mondo ce n'è ogni giorno di più...
Anche queste parole sono verissime. In questi anni sono accadute moltissime cose. Ho aperto un negozio, ed ho realizzato in questo modo il piano B del mio sogno di ragazza, se non fossi diventata una giornalista avrei aperto un negozio di abbigliamento.  I sogni sono il sale della vita e ci permettono di andare avanti, malgrado tutto.
In un certo modo da un po' di tempo scrivo e ho in mente alcune idee che al ritorno delle vacanze devo solo sviluppare.
Dicevo in questi venti anni ho visto crescere i miei due adorati figli Francesca e Lorenzo... Ho conosciuto moltissime persone che hanno condiviso con me vacanze, pensieri, e pezzi di strada.
Ho detto addio a Giovanni, a mio nonno e mio cugino Tato ... Ho pianto, ho riso, ho amato e cantato a squarciagola... Ho riso agli spettacoli di Fiorello e mi sono commossa per film come i Ponti di Madison County, e La vita è bella. Ho letto libri bellissimi come " Non ti muovere ", o Va dove ti porta il cuore...
Ho visitato Parigi, Roma, sono tornata mille volte in Sicilia. Ho imparato a fare la pizza, la pasta frolla e le lasagne.... Praticamente sono cresciuta , anche se a volte mi è difficile pensarlo.
Come in questo momento che messaggio con mia figlia e mi stupisco che ciò che la televisione ci propone è solo mera illusione.
Mi piace pensare che c'è ancora tempo per invecchiare, ci sono ancora venti forti e leggeri, ventimila pensieri, venti giri nel campo e tanti capodanni ancora da fare...

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