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mercoledì 14 ottobre 2015

In una foto, una vita.

In una foto tutta una vita...
Qui avevo un anno, sul retro della foto una scritta di mio papà, ricorda la data: Primo anno con mamma e papà , 15 maggio 1968.
Ne sono passati di anni, esattamente 48 di vita insieme a loro, prima come bambina, adolescente, giovane donna, mamma e adesso  ? Non riesco o non voglio darmi una definizione.
Come dicevo oggi a David, non riesco a lasciare questa cosa che mi sta accadendo. Non riesco a lasciare andare la mia casa e ogni qualvolta che ci penso o che ne parlo con qualcuno, subito mi viene un groppo alla gola e gli occhi mi si riempiono di lacrime. David mi ha detto che piangere fa bene, è liberatorio. Quando il cuore si spezza o al contrario la gioia ci esalta, ci sforziamo comunque di trattenere le lacrime, lasciando che il nodo di emozione si pietrifichi dentro di noi. Niente di più sbagliato. concediamoci di piangere. Per una grande gioia, per un bambino che è nato, per un amore così forte da sembrare un sogno. Per un dolore insopportabile, per qualcuno che non c'è più, per un sogno infranto. Assaporiamo le gocce salate che scivolano via fino alla bocca, infischiandocene del mascara che ci trasforma in una maschera. Le lacrime scivolano via, catartiche , liberatorie , purificatrici. Certe emozioni trovano modo di uscire da noi solo liquefacendosi in lacrime. Non c'è vergogna nel pianto, nella commozione. Il pianto non è una debolezza, ne tanto meno una depressione. Al contrario. Le lacrime sono proprie dell'essere umano, una nobile dimostrazione dell'esistenza dell'anima. 
E, io piango, mentre scrivo questo post, nel guardare la calligrafia di mio papà, nell'immaginarmelo mentre scriveva quelle parole, con una vita davanti e tanti sogni nel cassetto. Mi tenevano per mano i miei genitori che mi hanno dato tanto e tanto, sono sicura, mi daranno ancora, ma vedere mia mamma, smarrita, mentre io ,sdrammatizzando ,imballavo i ricordi di una vita, mi spezza il cuore...
Passerà, i cambiamenti destabilizzano, questo è certo, ma si aprono nuove opportunità che prima non riuscivamo a vedere, presi dall'abitudine di come era sempre stato...
La routine è rassicurante, ma ha un prezzo alto. Le giornate diventano indistinguibili l'una dall'altra, il tempo comincia a scivolare via senza accorgersene. Cercare strade diverse , prendere decisioni nuove, costringe a tenere vigile il cervello, costringe a restare concentrati su ciò che accade intorno , aiuta a ricordare che ogni giornata è irripetibile, come quella di oggi.

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