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lunedì 28 settembre 2015

L'ultima notte insieme.

Sono giorni pieni di emozioni intense ed ogni occasione è buona per farmi scendere una lacrima.
Ho iniziato sabato, quando ho firmato il contratto d'affitto per la casa di Palestro. Sembravo e mi sentivo così puerile , davanti agli affittuari e alla signora dell'agenzia, ma il mio cuore era pieno di tristezza,perchè il lasciare andare è sempre dolore.
I ricordi poi, in questo momento fanno male. E' dare un taglio a quel cordone ombelicale che era la mia casa, la mia stanza, il mio poster dei Pooh, ancora appeso in camera mia.  E' dire addio al divano in camera di mio fratello, che è stato protagonista delle nostre domeniche a vedere telefilm polizieschi o immaginare storie d'amore con i vari Franco della situazione.
E' dire addio a tante cose, e forse a dire addio non si è mai preparati veramente.
Ieri poi, la paura !
E' una di quelle emozioni che ti attanaglia il cuore che non ti fa parlare e ti manca il fiato a pronunciare una qualsiasi parola.
Vedere mio papà in balia del nulla, incapace di stare in posizione eretta, febbricitante e in preda al disorientamento è veramente doloroso.
Impotente di fronte alla malattia che mina la sua vita e i suoi muscoli.
Fortuna che è passato, è ora è solo un brutto ricordo.
Oggi poi, un altro capitolo che si chiude, un altro pezzo della mia vita al quale dire addio e al quale, come dicevo prima non si è mai preparati.
I Pooh , si sciolgono, due concerti per dire addio a tutti coloro che si sono emozionati con loro, che si sono innamorati sulle note delle loro canzoni, che hanno partorito, con "Le cinquanta primavere", a tutti quelli che li amano semplicemente e li considerano colonna sonora della loro vita.
Io mi sento e sono una di quelle persone.
Non ci saranno più nuove canzoni, non ci saranno più concerti è l'ultima notte insieme, quella vera definitiva.
Ho guardato il video di Pensiero, cantato a cinque voci, beh scontato, che ho pianto, è un periodo questo che le emozioni la fanno da padrona...
Io ci sarò il 10 giugno a San Siro, con la "MiaamicaBarbara", a emozionarci per l'ultima notte insieme.
Nella vita fermarsi è impossibile e per ogni porta che si chiude altre due se ne spalancano. I fuori programma ci costringono a guardarci intorno con occhi nuovi e a tramutare gli ostacoli in piccole rampe di lancio.


giovedì 24 settembre 2015

L'amore infinito.

Ci sono dei momenti nella vita, in cui devi prendere delle decisioni importanti . Decisioni, necessarie, ma non indolore, sopratutto se riguardano i tuoi genitori. Non è facile, anche se ho letto moltissimi libri sul pensiero positivo, lasciare andare le cose, perchè significa perdere una parte di te , del tuo vissuto.
La casa dove vivono i miei genitori, dove sono cresciuta io , mio fratello, i miei figli... tra poco dovrà essere abbandonata e questo mi fa male al cuore, tanto da farmi sentire impotente di fronte a tutto quello che sta succedendo e al quale non so dare una spiegazione o forse si...
Semplicemente è la vita e non bisognerebbe attaccarsi alle cose terrene, tutto è transitorio, ma siamo essere umani e allora mi rivedo, adolescente in camera mia a cercare di tradurre quelle noiose versioni di latino... I ricordi...,  Ricordi di una vita, mi riaffiorano nel cuore e nella mente... Ricordo il periodo passato con Francesca neonata , quando al mattino mi svegliavo nella mia stanza che mi aveva vista, bambina, adolescente poi e giovane mamma dopo...
Tutto ha avuto un senso, sino a pochi mesi fa, poi la  mia mamma, improvvisamente o forse non tanto improvvisamente, ha iniziato a non ricordare più e, il senso non c'è stato più.
Quella casa, la mia casa, la nostra casa è diventata troppo grande, troppo lontana, troppo tutto e non si può  chiudere gli occhi e sperare che tutto torni come prima, non può accadere, non più. 

Di colpo diventi adulta e, la bambina, l'adolescente, la giovane mamma, non esistono più.
Devi prenderti delle responsabilità per il bene di coloro che ti hanno generato e dato la vita. Senza di loro, io non ci sarei.
Responsabilità è prevedere come il mondo verrà plasmato da quello che facciamo, delle nostre scelte e delle nostre azioni.
E' uno stimolo, un monito , ci incoraggia a riflettere su quanto accadrà dopo, sul modo in cui le nostre azioni possono rendere il microcosmo in cui viviamo migliore o peggiore, più simile e adatto a noi. Significa non essere in balia del destino, ma affrontarlo.
Come dice Lucia Merico : ACL, ovvero, Alza il culo !
 



domenica 20 settembre 2015

Le delusioni

Le persone perfette non combattono, non mentono , non commettono errori e non esistono.
Verissimo, credo che in ogni essere umano ci sia l'imperfezione ed è giusto accettarlo e non esibire lati che non sono nostri...
Io , sono una persona che crede nei valori  e sono orgogliosa di essere così, naturale, aperta e sopratutto sincera. Non ho mai voluto primeggiare e avere atteggiamenti da prima donna. Chi mi apprezza , mi apprezza per quel che sono, sopratutto vera...
Eppure, più passa il tempo e più mi rendo conto che gran parte delle persone che mi circondano non sono così vere, come vogliono far credere...
Tante volte ho anteposto scelte o idee alle quali tenevo per far piacere agli altri, ma ora mi sono stancata , semplicemente scelgo di fare una scelta egoistica e di voler bene più a me stessa.
La delusione è un rischio costante, questo lo riconosco, una sorta di effetto collaterale dei rapporti interpersonali.
Stasera ,però sono stanca di queste delusioni...
L'unico mezzo che conosco per spazzare via questa sensazione di tristezza è scrivere. Quando si ha il cuore gonfio di cose da dire, che siano sentimenti che non possono essere raccontati a voce, o stati d'animo sfuggenti,  o piccole storie da raccontare, pensieri nascosti dietro al tran tran quotidiano, l'unico modo che mi fa star bene e scrivere qualcosa su di un foglio.
Come sto facendo adesso. Raccolgo le mie emozioni, le rincorro e le catturo in gabbie fatte di parole, che hanno la forma del mio stato d'animo.
Svuoto il mio io nelle pagine e mi sento meglio, molto meglio come adesso in questo istante !


martedì 15 settembre 2015

Il potere di un abbraccio.

Ieri mattina ,leggevo una riflessione sui social, di Lucia Merico, una spiritual coach.
Ogni volta che pubblica qualcosa si pone una domanda : quale sia lo scopo.
Pensiamoci bene, non è una domanda superflua ne, tanto meno banale.
In quest'era dove si stanno perdendo di vista i veri valori della vita, forse vale la pena soffermarsi a riflettere.  Io personalmente sono la prima che li utilizzo e in particolare facebook  per scopi professionali e personali. Mi sono affacciata a questo mondo in un primo tempo quasi esclusivamente per scopo professionale, per pubblicizzare la mia attività, poi ho aperto un blog, che era nato solo per parlare di moda, ma che strada facendo si è trasformato in una sorta di diario virtuale, dove parlo si di moda , ma attraverso le mie emozioni e la mia vita. Attraverso le parole che scrivo, vorrei trasmettere le emozioni che provo, che ho provato negli anni e che proverò , magari tra cinque minuti.
Mi accorgo però, che questi mezzi, possono avere anche risvolti negativi, come il lasciarsi intrappolare in un egocentrismo che prima non era così evidente. Ogni cosa, che vediamo, mangiamo, facciamo, viene immortalata attraverso smartphone di ultima generazione e ansiosi si aspettano i like di questi amici  virtuali che, in realtà, amici non sono, non li conosci neppure ,eppure sappiamo tutto di tutti o pensiamo di sapere tutto.  In realtà , anzi ne sono convinta, in tutto questo, non c'è niente di vero. Vero è guardarsi negli occhi e capire attraverso lo sguardo l'altra persona. Vere sono le parole dette veramente con la voce, non tramite sms. Veri sono gli auguri di compleanno fatti veramente dagli amici quelli di sempre e per sempre. Vero è l'abbraccio che Don Antonello ha dato a Rosa per alleviarle un po' di dolore che ha nel cuore.  Vere sono le emozioni che proviamo, in ogni singolo istante della nostra vita. In questi social siamo tutti comparse e non veri protagonisti, quindi , forse potremmo partire per la nostra riflessione, dalla domanda di Lucia : quale sia lo scopo ?
Prima di scrivere , condividere una qualsiasi cosa, poniamoci questa domanda, potrebbe aumentare la qualità della propria vita e quella delle persone che leggono.
Lucia ci invita ad applicare questa semplice domanda, prima di ogni pubblicazione, per un settimana.
Io ci provo, poi vediamo cosa accade,
Intanto, mi sono accorta e questo è già tanto !


sabato 12 settembre 2015

L'architetto della vita.

Ogni cerimonia, porta con sè, oltre al sacramento che si sta celebrando, anche l'occasione di sfoggiare nuovi outfit , che altrimenti non si indosserebbero.
L'occasione, per osare, per sfoggiare e sopratutto per fare festa, con gli amici di sempre e i parenti che magari sono secoli che non vedi... Giusto un anno fa, festeggiavamo i cinquant'anni di matrimonio dei miei genitori e domani ci sarà la cresima di Lorenzo.
So, che mi mancherà la presenza dei miei genitori, un po' acciaccati, di questi tempi, ma la vita cambia e bisogna accettare i cambiamenti, anche se destabilizzanti... Mi mancherà la presenza del mio zione, con il quale ho condiviso gran parte della mia vita, ma il passato è passato e non conta più, ormai. Guardarsi indietro non migliora il bilancio della vita. 
Soffermarsi su ciò che avrebbe potuto o avrebbe dovuto essere può forse portare a qualcosa di buono ?  Il presente è ciò che conta. Le mie decisioni di oggi sono ciò che conta. Non è mai troppo tardi. Non si è mai troppo vecchi. Non occorre guardarsi indietro, dove magari qualcuno ci ha deluso, ma è proprio della vita. Il sole non splende sui giorni passati.
Le cose e le persone della mia vita ne fanno parte per mia volontà e tutto ciò che ho voluto nella mia vita , l'ho voluto per una ragione. E qualora in questo momento quella ragione non mi sia chiara o mi sfugga, certamente mi servirà a qualcosa.
Come spesso sono solita dire, nulla accade per caso.
Devo semplicemente affrontare questa situazione, accettarla, comprenderla e andare avanti.
Credo non si sia mai pronti a diventare "grandi ", malgrado la mia età, mi appoggiavo sempre e comunque alle colonne portanti della mia vita : la mia mamma e il mio papà !  Ora sono cambiate le prospettive, le colonne hanno bisogno di un sostegno per poter stare in piedi e resistere alle intemperie della vita e quel sostegno sono io.
Come dice Lorenzo mi devo evolvere e io rispondo : in Pikachu ?
La mia felicità dipende da me, io sono il grande architetto della mia vita...
Domani festeggeremo .

domenica 6 settembre 2015

Il lieto fine.

La fine del viaggio ? 
Portare a casa, al nord, i dolci. Sarebbe impensabile, addirittura immorale, tornare a casa senza la cassata per Francesca, il cioccolato per Barbara e il latte di mandorla per Enrica...
Sono tornata , con una carica di energia e positività... Ho respirato i profumi della terra che ha dato i natali a mia madre... Ho mangiato il cibo più buono della terra... Ho bevuto latte di mandarla, seduta su di una terrazza in riva al mare.. Ho camminato sulla spiaggia alle prime ore del mattino, godendo della solitudine dei miei pensieri, mettendo le basi per nuovi sogni e tanti nuovi progetti.
Mi sono beata dei tempi degli abitanti di quest'isola... Tempi lenti, scanditi dal calore del sole e dal profumo dei gelsomini.
Insomma, sono stata bene...
Si, fino a quando sono scesa dall'aereo e qui al nord è tutta un'altra storia...
Una storia nuova, come un libro nuovo da leggere... 
Iniziamo allora a scriverlo , sperando che tutto abbia un lieto fine .