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domenica 31 gennaio 2016

Figli

Cosa c'è di più bello al mondo dei propri figli ? Credo niente. Sono parte di te, del tuo mondo, sono la tua vita. Godersi il loro sorriso, le loro vittorie e le loro sconfitte fanno parte di quel mondo che è essere genitori. Essere genitori non è certo facile, è un mestiere che si impara strada facendo, sbagliando e facendo tesoro dell'educazione che hai ricevuto da bambino.  Non pretendo di essere un ottimo genitore, ma sono certa che sia Francesca che Lorenzo sanno di avere in noi dei punti di riferimento. Non esistono " Famiglie del mulino bianco ", sono convinta che siano ipocriti coloro che ostentano agli occhi di tutti la perfezione. Di perfetto , per chi ci crede c'è solo Dio, noi siamo essere umani, con le nostre debolezze, con le nostre paure e fragilità.  All'inizio di questo ventunesimo secolo, tutto attorno a noi sta cambiando. La tecnologia avanza, tutto sta diventando virtuale e i rapporti umani tendono a perdersi. Non ci si confronta quasi più... Ci si parla tramite messaggio. Si postano foto, su dove siamo, cosa facciamo ... I nostri figli si trovano a vivere in questo mondo e noi che proveniamo da un'epoca diversa, ma non così lontana ci troviamo ad affrontare problematiche che i nostri genitori non hanno affrontato.  Il problema dei nostri genitori, qual'era ? Probabilmente quello di farci rientrare a casa, perchè il nostro tempo lo trascorrevamo fuori all'aria aperta... I nostri figli ... Beh , basta guardarci attorno... Li vedi all'uscita della scuola : tutti uguali...
Parka, jeans arrotolati con caviglia nuda, malgrado le temperature gelide e smartphone di ultima generazione in mano...
Io voglio insegnare ai miei figli la propria unicità, ad uscire fuori dal coro, a rincorre i loro sogni ed ad amarsi sopra ogni cosa.
So, che ci sarà un domani in cui spiccheranno il volo, perchè come ben sappiamo i nostri figli dal momento che vengono al mondo, non sono più nostri.
Possiamo dargli il nostro amore, non i nostri pensieri, perchè hanno pensieri propri.
Possiamo dare alloggio al loro corpo, non alla loro anima, perchè l'anima loro dimora nella casa del domani, che non possiamo visitare noi, neanche in sogno.
Possiamo cercare d'essere come loro , ma non far sì che loro siano simili a noi.
Loro sono essere unici...
La famiglia è tutto questo, rispetto, amore, condivisione. Momenti di rabbia e momenti di gioia estrema.
Tutto può essere,..
Basta essere pronti.

giovedì 28 gennaio 2016

Cinquantanni ...

28 gennaio 1966 / 28 gennaio 2016.  Cinquant'anni di Pooh...
Che dire : Auguri !
Era l'estate del 1981, quando, complice lo zio Cesarino, andai a vedere i Pooh per la prima a volta, allo stadio di Casale Monferrato. Con me, come sempre c'era la MiaAmicaBarbara. In realtà non sapevo neppure chi fossero, ma lo spettacolo era veramente bello. Ricco di luci , fumi , laser. Un concerto bello per il contenuto, ma altrettanto bello da vedere.
Devo dire grazie allo zione se ho iniziato ad amarli e, devo dire che le loro canzoni hanno fatto da colonna sonora alla mia vita.
No, i miei amori non sono nati con le loro canzoni, perchè  a quasi tutti i miei " morosi ", fidanzati, patners o come li vogliamo definire a nessuno piacevano i Pooh.  Franco il mio primo grande amore, beh mi cantava, perchè era un'artista,  " Fiore di maggio ", di Concato.  Felix, amava Vasco Rossi e con lui ci sono andata pure ad un concerto. Angelo , beh, probabilmente  all'inizio, per conquistarmi  mi ha fatto credere che gli piacessero e mi ha anche portato  a qualche concerto, poi però ha dato forfait e ai concerti ora ci vado da sola.
Poco male mi diverto di più.
Ci sono tanti aneddoti legati alle loro canzoni...  Mi rivedo adolescente con Monica in camera a cantare a squarciagola  " Non siamo in pericolo ", immaginando improbabili avventure amorose.   Rivedo Manuele cantarmi la " Mia donna ", mentre percorrevamo in auto la strada della Madonnina.
Le lacrime che ho versato quando Stefano ha deciso di scendere dall'astronave e lasciare il gruppo. Ricordo l'emozione provata al primo concerto al forum, quando erano rimasti in tre e immagino le lacrime che verserò il 10 giugno nel dargli l'addio...
Come la vita tutto ha inizio  e, di conseguenza  un'inevitabile fine...
Per ora godiamoci ancora questi momenti, tanto i ricordi, rimarranno per sempre così come le loro canzoni.

martedì 26 gennaio 2016

Ne vale la pena...

Se solo pochi anni fa mi avessero detto, quello che sarebbe accaduto ai miei genitori, beh, sinceramente non ci avrei mai creduto. Nel nostro immaginario di figli, vedi i tuoi genitori come dei " Supereroi", sempre pronti a difenderti a spada tratta alleviandoti ogni dolore.
Ho sempre pensato che sarebbero arrivati alla vecchiaia in salute, certo con i capelli bianchi,con qualche ruga, ma in salute. Non è andata così, ed è difficile accettare questo nuovo modo di vivere, dove sei tu a diventare il loro sostegno.
L'Alzheimer poi è una malattia subdola, dove vengono annientati i ricordi e il mio dolore è qualcosa di molto profondo, quando guardo mia mamma e non riesco a   trovare quegli occhi che mi hanno dato e continuano a darmi un amore infinito.
Fortunatamente non sono tutti  giorni no, e mi godo i giorni belli, dove mia mamma riesce ancora a fare le tagliatelle con Lorenzo o a scherzare con Francesca mentre gli cuce i pantaloni dicendole di mangiare di meno.
Queste situazioni che sto vivendo mi hanno fatto ulteriormente capire quanto siano importanti le piccole cose.
I gesti d'affetto quotidiano,i sorrisi della gente, l'accoglienza della casa, il profumo di un libro, l'emozione di un viaggio,la brillantezza delle luci di Natale, l'incanto dello sbocciare di un fiore, l'odore del caffè e la sorpresa dolce di averlo servito mentre ancora sei a letto. Quante volte ho goduto di questo rito della colazione da parte di mia mamma?  Un 'infinità di volte, piccole cose che mi riempivano di gioia e che ora mi scaldano il cuore.
Piccole cose cose come la foto conservata in un cassetto, un ti voglio bene in momento in cui ti senti giù, un abbraccio in cui trovare rifugio e ristoro, un oggetto da ritrovare proprio quando credevi di averlo perso per sempre, la sensazione d'empatia, di sinergia, di contatto diretto con persone conosciute da poco e apparentemente per caso.
Piccole cose. Quella medicina per l'anima che fa nascere spontaneo un pensiero rispetto alla vita " Ne vale la pena ". Sempre !

venerdì 22 gennaio 2016

Una nuova vita.

 Nulla di nuovo può nascere senza un po' di confusione...
Trovo che questa frase sia veramente adatta al periodo che sto attraversando. Un periodo, dove le certezze e i punti fermi che fino a poco tempo fa credevo di avere , beh si stanno sciogliendo come neve al sole, per usare questa metafora.
La gente cambia o semplicemente sono io che sono cambiata. Non mi piacciono le ipocrisie, quelle cose dette a metà senza avere il coraggio di esporsi. Allusioni, false cortesie, tutte cose che non voglio appartengano più al mondo. Alla soglia dei quasi cinquant'anni devo e posso scegliere la mia vita, ciò che mi piace e quello che non mi piace fare.
E' giunta l'ora di  fare qualcosa di diverso. Accettandone la responsabilità, celebrandone i successi quotidiani. Impegnandosi a conoscersi, ad essere equilibrati e sinceri.
Durante questa settimana ho avuto modo di osservare , percepire e sopratutto fare cose nuove e mettere le basi per una nuova strada sia lavorativa che privata.
Nuove collaborazioni ? Potrebbero esserci. Ci sto lavorando. Nuove opportunità ? Sicuramente, basta vedere al di là dei propri orizzonti.
Mai frase è stata più azzeccata : " Sai qual è un errore che si fa sempre ?  Quello di credere che la vita  sia immutabile, come se una volta preso un binario lo si debba percorrere fino in fondo. Il destino invece ha molta più fantasia di noi.. Proprio quando credi di trovarti in una situazione senza via di scampo, quando raggiungi il picco di disperazione massima, con la velocità di una raffica di vento tutto cambia, si stravolge, e da un momento all'altro ti trovi a vivere una nuova vita ".
Questo il mio augurio per il 2016.

domenica 17 gennaio 2016

Il sogno nel cassetto.

Sono parecchi giorni che non scrivo, presa dai mille impegni della quotidianità.
La quotidianità è fatta da molteplici impegni : lavoro, famiglia, figli, genitori da gestire, e poi magari ci sono io, che dovrei essere al primo posto e che a volte, mi ritrovo a diventare fanalino di coda...
Questo non è un bene, lo so, ma non serve lamentarsi, semplicemente devo imparare a prendermi il mio tempo e a volermi bene. Fare le cose che mi piacciono e scrivere è una di queste cose. Ho sempre avuto un diario, sin dai tempi delle elementari. Quelli in cui si scrive : " Caro diario ... ". Un amico immaginario, una volta, virtuale adesso, dove scrivere i nostri pensieri quotidiani, le nostre felicità, le nostre paure. Raccontare il primo amore, il primo bacio, la prima volta, che forse non è stata proprio come da copione... Raccontare, raccontarsi...
Scrivere è terapeutico, ti svuota, ha un effetto catartico. Mettere nero su bianco le proprie emozioni, le proprie delusioni ... Insomma scrivere.
Io, provo a farlo con semplicità, da non addetta ai lavori, anche se quello di scrivere è un grande sogno nel mio cassetto.
I miei sogni piccoli o grandi siano stati, durante questo pezzo di vita vissuta, li ho, con caparbietà e determinazione, raggiunti...
Per conoscere i Pooh, ci sono voluti trent'anni...
Basta porsi un obiettivo, sempre, partendo da uno raggiungibile, poi man mano si arriva a livelli più elevati. Crederci, sempre !
Questo deve essere un mantra quotidiano : credere nei propri sogni.
Come leggevo stamattina prima di andare a far colazione con le mie " Amiche ", ci vuole coraggio per vivere un sogno, entrare dentro di esso ed agire. Perseguire i propri sogni ha un prezzo,, così come evitarli.  La metafora del paio di scarpe, che ha scritto Lucia, è alquanto veritiera : possiamo acquistare allo stesso prezzo  un paio di scarpe orrende e della misura sbagliata o, al contrario, un paio che sono un guanto per i nostri piedi e di una fattezza straordinaria. La scelta è solo la nostra. Noi siamo i soli responsabili della nostra felicità.
Di questo è da tempo che ne sono consapevole, Sempre Lucia dice : " Lascia a terra le zavorre, abbassa la leva e permetti al tuo aereo di decollare. La rotta è segnata da tempo : il tuo sogno ti aspettando !

venerdì 8 gennaio 2016

Come una Regina.

Tanti mi chiedono, perchè mi sono fatta confezionare il vestito che indosso nella foto di questo post ?
Semplicemente, perchè da sempre amo inseguire i miei sogni e nell'avventura della scoperta che è la vita  dobbiamo cercare di andare incontro ai  sogni.   Tutto nasce dalla mia passione per una serie televisiva , C'era una volta, si chiama la serie. I protagonisti sono gli eroi delle favole, Biancaneve e company e gli antagonisti ovviamente i cattivi, come La Regina Cattiva...
In questa serie fa da protagonista la contrapposizione tra il bene e il male, dove i buoni non sono assolutamente buoni, così come i cattivi non sono così poi cattivi...
Questo vestito non era certamente indossato da Biancaneve, ma da Regina che io preferisco di gran lunga...
Per riassumere l'intera serie ci vorrebbe molto tempo e finirei con l'annoiarvi ,quello che conta è che mi sono fatta confezionare il vestito solo ed esclusivamente per il piacere di sentirmi per un giorno, grazie alla maestria di Lella Beretta, una Regina...
Da piccole non amavamo forse aprire gli armadi della mamma o della nonna e indossare quegli abiti meravigliosi che facevano capolino tra le grucce. Abbiamo calzato scarpe con tacchi vertiginosi, quando ci reggevamo a stento in piedi... Abbiamo appoggiato corone sulla testa per sentirci regine ed eravamo convinte di esserlo, perchè da piccole si crede nei sogni...
Ad un certo punto poi si cresce e i sogni si accantonano nel cassetto, perchè qualcuno ci ha convinti ad essere realisti , concreti... Tutto ti sembra grigio, opaco e i colori brillanti della tua vita di bambina sembrano svanire... Nella vita però niente accade per caso e qualcosa o qualcuno ti fa ricordare che i sogni sono ancora là dove li avevi lasciati, per crescere per diventare grandi... Basta accorgersi che è necessario sognare per poter vivere e io fortunatamente me ne sono accorta !!!
... la felicità dipende da noi...

martedì 5 gennaio 2016

Basta accorgersi ...

Gli anni dell' Istituto Magistrale sono solo un lontano ricordo, perchè di anni ne sono passati veramente tanti. Era il 1985 quando mi sono diplomata, se faccio due righe di conti beh sono tanti. Eravamo una classe numerosa composta da sole donne. All' epoca il "Rosa Stampa " era frequentato quasi esclusivamente da ragazze. I ragazzi li contavi sulla punta delle dita : Luca Quagliotti, che veniva da Torino, Tommy , Piero, Massimo, con quest'ultimo ho avuto anche una piccola storia...
Nella nostra classe c'era un gruppo, il nostro gruppo : io, Lucia, Milena, Paola, Nicoletta... Ma, all'occasione si usciva anche con Prisca, Lorena, Orietta.
Dopo tanti anni, matrimoni, figli, menopause, ci si rivede ancora e con lo stesso spirito di allora.
Da due anni, grazie ad una foto di classe postata da me su facebook, e con il sapiente spirito organizzativo di Prisca, ad ogni inizio estate ci ritroviamo per condividere  i nostri sogni e le nostre quotidianità.
Con alcune questo legame è continuato negli anni. Milena è stata la mia testimone di nozze, Paola è la single con la quale organizziamo cene improbabili, dove ridiamo come pazze, una nostra cena è meglio del film di Zalone, Con Lucia condividiamo momenti come quello di oggi... Momenti in cui, ti dimentichi di tutto e parli per ore ed ore, magari anche di facezie, ma sono momenti veramente liberatori.
Un pasto condiviso, una piega dal parrucchiere e l'accorgersi di aver indossato lo stesso abito, senza per questo crearsi problemi.
Nella vita basta veramente poco per stare bene...
Basta accorgersi : "Sapevatelo ! ".

lunedì 4 gennaio 2016

Tempo di Saldi

Eccoci arrivati al tempo... delle mele ? Quello era negli anni ottanta, e di tempo ahimè, ne è passato, anche se a volte, non me ne rendo conto... Giornate come quelle di ieri trascorse in compagnia di belle  persone, guardando il film di Checco Zalone di cui tutta l' Italia parla, tessendone le lodi ,mi porta in una dimensione senza tempo, quasi che l'età anagrafica non esista.
Vorrei aprire una parentesi, ma prima forse dovrei aprire una graffa, poi una quadra ed infine  una tonda per svolgere l'espressione che è la vita in generale, ma ci vorrebbe troppo tempo e dopo una giornata come quella appena trascorsa, la mia necessità più impellente è quella di andare a letto, leggere qualche pagina di un buon libro e poi cadere tra le braccia di Morfeo.
All'inizio del post, parlavo del tempo che è arrivato... Quale ? Il tempo dei saldi, ovviamente...
Come sempre stendo un velo pietoso, non sulla mia testa, perchè mi rovinerei l'acconciatura, ma su tutti coloro che pensano di fare grandi e imperdibili affari...
Chi può dirlo ?
Io, ho le mie verità, che non sono necessariamente quelle degli altri...
Da domani farò anch'io i saldi, ma la merce è stata appositamente acquistata per questo momento, cercata nei fine serie... Abiti che non c'erano sino a pochi giorni fa... Abiti nuovi insomma...
I miei saldi sono questi... Merce nuova a prezzi interessanti e le mie " Amiche ", le mie clienti per fortuna lo sanno...
Sono " grandi donne ", che riescono sempre a valorizzare la loro immagine attraverso abiti, accessori, non necessariamente costosissimi, ma che sapientemente abbinati  le fanno sentire una vere star...
Mi piace pensare di poterle aiutare con un consiglio, magari accompagnato da un caffè, in questo mondo caotico che è la moda e che, da domani lo diventerà ancor di più per la folle corsa ai saldi !!!
Un consiglio ? Andate piano...