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giovedì 19 novembre 2015

Vent'anni di Albero Azzurro ( Parte quarta )

Ho conosciuto mio marito nel luglio del 1987 esattamente il 7 luglio e da allora di strada ne abbiamo fatta insieme.
Angelo è sempre stato un uomo pieno di iniziative, non ricordo quante volte siamo andati dal notaio Longo per atti di compravendita... Lui è così, quando l'entusiasmo per una cosa inizia a svanire, bisogna cambiare. 
Nel settembre del 2006, apriamo un punto vendita a Casale Monferrato e, subito è un successo.
Questo nuovo punto vendita supera con gli incassi il punto storico di Vercelli, gestito da me, in prima persona e questo, devo dire mi dava un po' fastidio, perchè a mio avviso un po' di sana competizione, fa sempre bene alla coppia.
Tutto sembrava, lavorativamente parlando andando per il verso giusto. Io con Barbara, gestivamo il negozio di Vercelli, Angelo il punto vendita di Casale e Fabio l'attività di ambulante, chi ci fermava più ?
La vita, semplicemente ti ferma e ciò che davi per scontato , ad un certo punto non lo è più...
Credo che lo ricorderò per tutta la vita quel 22 gennaio 2007.
In una frase, improvvisamente, il mondo ti crolla addosso  : " A suo marito, abbiamo detto che è un polipo... "  Mentre io ancora non capivo e quel medico a precisare " E' un tumore ".
Non si è mai preparati a questo. I pensieri ti frullano nella testa vertiginosamente e non sai a cosa pensare, mentre le lacrime iniziano improvvisamente a uscire copiose.
Ricordo ancora  Arianna, che mi rassicurava, dicendomi di stare tranquilla, che tutto si sarebbe aggiustato e avremmo affrontato tutto.
Abbiamo affrontato tutto, anzi devo dire ,che ha affrontato il tutto con una forza enorme senza mai coinvolgermi in questa sua scalata per la guarigione. Un grande uomo e se oggi sono ancora qui a raccontare questa grande battaglia che ha dovuto affrontare e vincere è, per ringraziarlo di essere il mio punto fermo, malgrado tutto.
Lavorare insieme non è semplice, tante volte si litiga per i diversi punti di vista. Ognuno di noi ha la propria visione di fare commercio, ma sono convinta che insieme ci completiamo.
Mentre era ancora ricoverato in ospedale, il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, mi arrivarono un mazzo enorme di rose rosse...
In quella circostanza, non ero certo io a confessare, ma le mie clienti, a sostenermi.
Siamo andati avanti e passati oltre...
Il banco, non c'è più, Fabio ha preferito prendere un 'altra strada, staccandosi definitivamente dall' impresa di famiglia. Il negozio di Casale è stato gestito da altre persone e io sono sempre al mio posto ,ma questa volta con Angelo.
Ho imparato nel corso degli anni che si cresce sempre e sempre si impara, in ogni occasione e situazione, sopratutto nei momenti di difficoltà. Quando sto bene, ringrazio e imparo a celebrare e godere del momento : apprendo una lezione che porta valore alla mia vita. Quando sto male, anche in quel caso ringrazio poichè sto imparando una lezione che mi porta altrettanto valore. Le cose se ci pensate bene, non accadono a me, ma per me.

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