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mercoledì 7 dicembre 2011

Il mio albero di Natale

Tempo di regali... Qualcuno l'ho già comprato,quasi tutti, a dire il vero, mi manca soltanto qualche pensiero e, anche per quest'anno ho risolto. In quest'era di consumismo sfrenato, anche se quest'anno ci salva la recessione, credo si siano persi i veri valori delle festività natalizie.
Tutti a correre, a ricercare il regalo più glamour, il telefonino alla moda, la vacanza sulla neve...
I bambini che non credono più a Babbo Natale e che se non frequentano una scuola di stampo religioso, non sanno cantare "Tu scendi dalle stelle"...
Non so se queste sensazioni le provo solo io, ma da molto tempo ormai,non amo più questo periodo dell'anno.
Io me li ricordo i Natali della mia infanzia prima ,e dell'adolescenza poi..
L'albero che preparavamo il giorno dell' Immacolata... L?attesa dei regali, che anche se pochi ,erano speciali.
Che dire poi  dei preparativi per il pranzo di Natale. Mia madre,cucinava giorni interi,c'era sempre qualcosa che bolliva sul fuoco. Gli agnolotti rigorosamente in brodo ,erano fatti in casa.
I dolci erano quelli della tradizione della sua terra,la Sicilia e, il giorno di Natale era una vera grande festa di condivisione, seduti attorno a quel grande tavolo, dove noi bambini eravamo felici anche senza videogame.
Poi si cresce,com'è nella natura delle cose e di quegli anni ti rimangono solo i ricordi e la nostalgia per un tempo che non c'è più.
Rimangono le tradizioni come quella dell'albero di Natale nel giorno dell'Immacolata...
Il resto è passato, pagine scritte nel libro della mia vita, ma come ha detto Benigni la scorsa sera ricordando la citazione di un' artista molto amato da  Pertini,non dobbiamo voltarci indietro,neppure per prendere la rincorsa !

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