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venerdì 1 febbraio 2013

Nonna Papera.

Quando ero piccola, più o meno l'età di Lorenzo , mia mamma era solita, in occasione delle malattie che ci costringevano a letto farci sempre un regalo. Mi torna sempre in mente un ricordo ed è così vivido, che quasi chiudendo gli occhi, mi sembra di tornare bambina, nella mia stanza, a Palestro, con il mio plaid a quadroni.
Quella volta avevo l'otite, forse ero un po' più grande di Lorenzo, visto che frequentavo la prima media. Avevo la febbre ed il mal d'orecchi.  Il medico aveva diagnosticato l'otite, prescrivendomi i medicinali per la cura e, ordinandomi, durante i mesi invernali, di mettere il cappello. Questa era per me un'imposizione odiosa, per anni ho detestato i cappelli, perchè a mio avviso, nascondevano la bellezza del viso, poi con l'età matura e i primi attacchi di cervicale, beh, me ne frego,di come appaio,ma il cappello l'ho indosso. La maturità inoltre ti dà una forte dose di autostima, che durante l'età adolescenziale, non abbiamo. Io ne ero completamente priva. Ora ne ho moltissima !
Il mio ricordo non era questo. 
Ecco, la mamma...
Mamma era uscita per recarsi a comprare le medicine, mi aveva lasciata sola in casa, credo senza farsi troppi problemi, e al suo ritorno assieme alle medicine c'era un regalo. Il manuale di Nonna Papera.
L'avevo desiderato tantissimo e, ora grazie anche all'otite, era mio.
Con quel libro, io e mio fratello  Piero ci siamo divertiti moltissimo a fare torte, biscotti, creme...
Quel libro mi ha avvicinata all'arte di fare dolci e, ancora oggi, quando ho bisogno di staccare la spina, senza pensare a niente,vado in cucina e inizio a fare dolci. Mi rilassa.
Lorenzo ha avuto l'influenza , io oggi, memore di quel dolce ricordo, gli ho portato un libro...
Spero, anzi sono sono sicura che quando sarà grande, si ricorderà che anche un'influenza, può diventare speciale.

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