Pridem suus cuique filius, ex casta parente natus...
Questa era la mia versione all'esame di maturità, nel lontano 1985. Beh, io l'ho tradotta, ma con scarsi risultati...
Domani toccherà a mia figlia Francesca, sicuramente molto più brava di me.
Io e il latino non andavamo d'accordo. Ricordo le interminabili lezioni di ripetizioni con il professor Balzaretti, che ormai non c'è più. Io sognavo di fare la giornalista, e gli facevo leggere i miei racconti e intanto si traduceva.
Io non ricordo l'esame con angoscia, avevo dalla mia la positività della mamma ed una salopette creata apposta per l'occasione dai colori improponibile e provvista di numerose tasche per nascondere più versioni possibili.Naturalmente non avevo quella giusta.
Il commento sulla versione di latino tradotta da me, da parte del presidente di commissione non fu certo dei migliori, ma non si capacitava del fatto che sulla pagella avessi 8. Misteri ? No, è un'altra storia, non certo delle più edificanti, ma quando sei giovane e immaturo ci stanno bene anche i misteri.
L'orale fu splendido... Il resto è storia.
Di certo è che non ho perseguito la strada dell'insegnamento, ho inseguito i miei sogni e sono contenta. Il diploma è nel cassetto e tutto quello che ho fatto è servito a me stessa.
Questo è ciò che voglio trasmettere a mia figlia.
Inseguire i sogni, sempre !
Non capisco perchè Peter Pan, sia cattivo ?
Per saperlo devo aspettare sino a gennaio...
In bocca al lupo, a tutti i maturandi.
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