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giovedì 31 ottobre 2013

Dedicato a te ...


E' un giorno triste, pubblicato questa immagine del sole sopra le nuvole, perchè sono convinta che esiste la luce, dopo la morte e mio cugino è li, scanzonato come sempre, con il suo sorriso e i suoi occhiali da sole.
Abbiamo condiviso moltissimi momenti, la mia infanzia prima e l'adolescenza poi sono intrise di ricordi che mi fanno sorridere. Dalla foto del mio secondo compleanno dove io piango perchè lui, voleva spegnere le mie candeline...
Le estati in Sicilia... In particolare ricordo una sera e se chiudo gli occhi rivivo la scena. Dopo una giornata a giocare nella vigna di mio zio Totò,  la sera, le nostre rispettive madri, con i figli più piccoli erano andati ad un matrimonio, ad Agrigento e noi eravamo rimasti a casa, con mia cugina Delizia, che all'epoca dei fatti avrà avuto poco più di 14 anni, io ne avevo 12 e Tato 13,  per farla breve, dopo un litigio con Delizia, ci eravamo trovati affamati e messi alla porta da quella despota di cugina, così eravamo in giro per le strade del paese.
La fame era molta e sinceramente fare pace con Delizia era l'ultima cosa alla quale pensavamo, ma ad un tratto sul ciglio della strada, trovammo cinquemilalire e con quelle in tasca, comprammo arancini e pizza, che poi dividemmo comunque con nostra cugina Delizia, che nel frattempo si era calmata,
Sempre in Sicilia, alcuni anni dopo, si era preso uno schiaffo da un mio fidanzato di allora per aver sostenuto soltanto la verità, che una volta tornata al nord mi sarei dimenticata di lui. Succedeva sempre così ai miei amori estivi... La lontananza era letale...
E' venuto con me anche ad un concerto dei Pooh, ad Alessandria, dove era sgattaiolato, eludendo la sorveglianza, fino ai loro camper...
Con mio zio Cesarino, siamo andati a Venezia alle cascate del Toce, sul lago di Garda...
Aveva un carattere solare, malgrado tutto, malgrado le avversità che le vita gli aveva riservato e sono state tante, credetemi, ma lui sorrideva sempre...
Ha avuto tante opportunità che non ha saputo cogliere, rimanendo sempre alla linea di partenza anche quando avrebbe avuto tutte le carte in regola per raggiungere il traguardo e vincere, ma c'era sempre qualche priorità e i sogni, rimanevano sempre nel cassetto..
Poi c' è stato il baratro, in quanto l'essere umano è fragile, ma con tenacia e forza di volontà aveva risalito la china e ora aveva ritrovato il suo equilibrio.
L'ho incontrato al bar, non più di una settimana fa, mi ha offerto un caffè, e ha chiesto a Lorenzo, in che ruolo giocasse e in che squadra...
Lui sarebbe stato un vero campione, poteva essere un Platini, un Cabrini... C'erano tutte le doti, ma non ha mai avuto un vero supporto...
Ricordo, ancora quando mi veniva ad aspettare davanti al magistrale... ,ma questi come altri sono ricordi solo miei...
Probabilmente in questo momento starà correndo sulle nuvole dietro ad un pallone e gli angeli gli faranno il tifo... Sono certa che è così...
Quello che non mi piace della morte e che è così definitiva. Non c'è nessun post scriptum, nessun dopo, nessuna possibilità di dire ciao, addio mi dispiace, ti amo o qualunque altra cosa. Niente. Zero. Chiuso. Finito.
Certo, possiamo continuare a parlare con la persona che non c'è più nella nostra testa, ma la persona reale, la carne che conoscevamo, che accarezzavamo e amavamo, non c'è più.
Il mio consiglio che rivolgo anche a me è questo: vivere nel momento.
Assicuratevi che tutte le cose siano a posto, fate pace con i vostri famigliari, con i vostri amici giorno per giorno, e cercate il bene in ogni istante. Forse all'inizio sarà difficile, ma è possibile...
E ringraziare di essere qui...
Sorridere, abbracciarsi, ridere ,piangere, ma vivere... questo è importante...

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